Via XXIX Settembre, boulevard senza pace ad Ancona: «Massetto più alto di 2 cm, colpa della ditta»

Via XXIX Settembre, boulevard senza pace ad Ancona: «Massetto più alto di 2 cm, colpa della ditta»
Via XXIX Settembre, boulevard senza pace ad Ancona: «Massetto più alto di 2 cm, colpa della ditta»
di Antonio Pio Guerra
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Giovedì 16 Novembre 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 11:46

ANCONA E ci risiamo. Ancora un incidente di percorso nella lunga storia - ormai più di tre anni - del cantiere di via XXIX Settembre. E ancora una volta, la fine dei lavori si fa sempre più lontana. Stavolta è toccato alla pavimentazione che va nel tratto dalla Banca d’Italia a Porta Pia, quello cioè attualmente lasciato in nudo cemento. 


L’errore

A spiegare cos’è successo è lo stesso assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini. «La ditta che si è occupata di fare i massetti ha sbagliato, facendoli più alti del previsto di due centimetri» dice.

Risultato: la nuova pavimentazione, realizzata con lastre spesse quattro centimetri, finirebbe per sbeccare rispetto al cordolo, già realizzato, di un paio di centimetri. Ma non solo, perché una parte del boulevard è già stata pavimentata e stiamo parlando del tratto immediatamente sottostante a Porta Pia. La differenza di altezza nel massetto creerebbe quindi anche uno scalino nel punto in cui i due tratti di pavimento è previsto che si congiungano.

La soluzione

«Sarebbe assurdo demolire il massetto» rassicura Tombolini. Si lavorerà invece sul cordolo, alzandolo di quei due centimetri necessari ad avere le lastre a filo. E per la congiunzione? «Accorderemo i livelli con una lieve pendenza, praticamente impercettibile, spalmata su un metro e mezzo di pavimento» è la soluzione descritta dall’assessore. Ovviamente «tutti i lavori verranno eseguiti in danno dall’azienda», perciò non ci saranno ripercussioni sul bilancio. Parlando di tempistiche nella parte finora sguarnita è previsto che terminino prima di Natale. Per il secondo lotto di lavori su via XXIX Settembre, quello cioè che sta interessando il mandracchio, aprile 2024 è la deadline fissata da Tombolini. 

L’imprevisto

A rallentare gli interventi, una scoperta fatta in corso d’opera. «È emerso che risultava necessario realizzare un cordolo di sostegno delle balaustre che si era ipotizzato ci fosse già ed invece non c’era» racconta il titolare dei Lavori pubblici. Ma quello relativo al massetto è solo l’ultimo degli intoppi di un cantiere-lumaca. Scalpore avevano già suscitato le candide balaustre, dipinte a lavori ancora in corso ed oggi sporche. «Per adesso non c’è niente in programma ma ho chiesto di ritinteggiare a fine lavori» dice l’assessore. 

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