JESI - Era stato truffato da un’assicurazione fantasma, che aveva scelto tra le molte proposte online. Ma se ne è potuto avvedere solo nel momento in cui è incappato nei controlli della Polizia Locale e nella relativa sanzione per la mancata copertura assicurativa. Anche se, per quanto lo riguardava, aveva proceduto a pagare il costo della polizza, purtroppo però fasulla.
Vittima del raggiro un giovane jesino, saltato all’attenzione degli agenti intervenuti nei pressi di Piazza Malpighi (zona via dei Colli) a seguito di segnalazioni, da parte di residenti, di rumori molesti e disordini. Indicazioni che avevano convinto il Comando a disporre dei controlli. Verifiche estese anche al campo della sicurezza stradale ed è così che uno dei ciclomotori in sosta è stato “pizzicato” privo della copertura assicurativa. L’accertamento non si è fermato lì e si è presto appurato che il proprietario del mezzo aveva, in teoria, provveduto a quanto occorreva per mettersi in regola. Se non che l’acquisto dell’assicurazione, tramite un sito internet già segnalato per polizze truffa dall’Ivas (l’Istituto di Vigilanza delle Assicurazioni) si è rivelato una trappola. Il ragazzo aveva pagato l’importo previsto ma senza che il ciclomotore avesse poi effettiva copertura.
La palla passa alle indagini di polizia giudiziaria per cercare di accertare autori e responsabili della truffa di cui il giovane è rimasto vittima. Non si è fermata qui l’attività recente della Polizia Locale che ne approfitta per «mettere in guardia i cittadini dall’acquisto di polizze assicurative online fuori dai canali ufficiali, avendo cura di accertare preventivamente l’affidabilità del sito che le propone».
Dopo qualche settimana e un ulteriore controllo, era stato denunciato per reiterazione nella guida. Qui la Polizia locale aveva posto sotto sequestro il veicolo, di cui è stato trovato di nuovo al volante. Nel secondo caso gli agenti, in abiti civili per vigilare su comportamenti come la guida con telefono in mano o senza cinture, hanno fermato in Via Setificio un mezzo condotto da un extracomunitario che esibiva una patente con timbro di autorità indiane. I controlli, anche tramite strumentazione recentemente acquisita, hanno fatto emergere forti dubbi sull’autenticità del documento, sottoposto a sequestro e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per la perizia. Al conducente contestata la guida senza patente, con fermo amministrativo del mezzo.