Sirolo, per la riapertura della scuola materna ci vorrà tempo. Il sindaco: «Verifiche»

Scuola materna "Il gabbiano", il nodo della riapertura
Scuola materna "Il gabbiano", il nodo della riapertura
di Roberto Senigalliesi
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Domenica 20 Ottobre 2019, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 16:38

SIROLO - «Quello che è certo è che faremo tutte le verifiche ed i passaggi necessari. Senza fare sconti. Sono anch’io padre e sento molto la responsabilità di dotare i bambini di un ambiente salubre e favorevole». Sono le parole del sindaco di Sirolo Filippo Moschella, subito dopo avere chiuso la scuola d’infanzia “Il gabbiano” per la presenza di una sostanza tossica, la formaldeide, in una delle stanze del plesso scolastico. 

Sirolo, il sindaco chiude la scuola dell'infanzia: inquinamento da formaldeide

 

Un evento che ha scosso Sirolo, soprattutto i genitori dei 56 bambini che l’hanno frequentato per oltre un anno inconsapevoli del rischio che probabilmente stavano correndo. «Andremo fino in fondo con le verifiche per accertare eventuali responsabilità- insiste Moschella-. La prossima sarà quella del 29 ottobre prossimo». Ma quali potranno essere gli ulteriori disagi ai bambini ed alle loro famiglie per lo spostamento dell’attività didattica, da martedì, nella precedente scuola di via Giulietti dove l’asilo si trovava fino a due anni fa? 

«Penso che non ci saranno disagi - risponde Moschella -. Stiamo lavorando per ripulire i locali e renderli adeguati. Del resto questi locali non sono mai stati chiusi del tutto, ma utilizzati per finalità di carattere sociale. Sono dotati di riscaldamento, acqua corrente, aule adeguate (sono le stesse che hanno frequentato fino a due anni fa), mobilio. L’unica cosa che non ci sarà è la cucina attrezzata. Ma, proprio per limitare al minimo i disagi e per garantire l’igiene faremo portare i cibi già porzionati da fuori, ognuno con il proprio vasoietto personalizzato». Quanto ai tempi di ripristino della sede attualmente chiusa, «difficile quantificarli ora - ammette Moschella -, bisognerà vedere come andranno le analisi che si svolgeranno il 29 e per il cui esito occorrerà attende un mese». Saranno «indagini scrupolose, sia sui materiali che sull’aria, per individuare la fonte di emissione interna od esterna ed anche per individuare le origini del cattivo odore, che non è mai scomparso».

Una soluzione, quella di via Giulietti, che soddisfa le mamme dei bambini, che hanno anche loro fatto un sopralluogo. «Ma - dicono - chiediamo con forza, come abbiamo sempre fatto dall’inizio anche se non siamo state subito credute- che venga bonificato tutto il nuovo asilo, che ci siano risposte certe, altrimenti i nostri bambini non ritorneranno mai in quel posto». Sono preoccupati, i genitori, per quello che è successo. Paventando la possibilità che l’alta concentrazione di formaldeide sia stata presente fin dall’inizio «perché - si chiedono - le analisi non sono state fatte a gennaio? 

La presenza tossica è stata certificata da un’analisi compiuta il 9 settembre, quando la scuola era ancora chiusa e quindi non contaminata da fattori esterni.

Il sindaco di Numana Gianluigi Tombolini tranquillizza la popolazione sui plessi scolastici costruiti nel suo Comune. «La ditta è la stessa- afferma- ma i materiali usati non sono identici. E poi da noi non ci sono mai state problemi o lamentale». 

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