La sala consiliare verrà intitolata a Giuseppe Orciari: oggi l'addio all'ex sindaco

La sala consiliare verrà intitolata a Giuseppe Orciari: oggi l'addio all'ex sindaco
La sala consiliare verrà intitolata a Giuseppe Orciari: oggi l'addio all'ex sindaco
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Martedì 9 Febbraio 2021, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 17:33

SENIGALLIA  - La sala consiliare sarà intitolata all’onorevole Giuseppe Orciari, già sindaco di Senigallia, venuto a mancare sabato a 97 anni. La cerimonia si terrà il 25 aprile durante la festa della Liberazione. «Giuseppe Orciari è stato un protagonista vero, serio, preparato e lungimirante della politica italiana, sia a livello locale che nazionale. Con lui Senigallia ha conosciuto sviluppo, crescita e concretezza. L’onorevole Orciari, da sindaco e da parlamentare, ha scritto pagine importanti e straordinarie della storia di Senigallia e della Nazione. Ecco perché abbiamo deciso che l’aula consiliare della nostra città porti per sempre il suo nome». 

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Sono le parole del presidente del consiglio comunale Massimo Bello e il sindaco Massimo Olivetti, che hanno deciso di intitolare la sala consiliare della residenza municipale all’onorevole Giuseppe Orciari, per quasi vent’anni sindaco di Senigallia, poi parlamentare e senatore della Repubblica.

Il presidente Bello e il sindaco Olivetti porteranno nella prossima seduta del consiglio comunale la proposta di intitolazione dell’aula consiliare «ad un concittadino – hanno dichiarato i massimi vertici istituzionali del Comune di Senigallia –, che merita un tributo perenne per ciò che ha realizzato per Senigallia e per l’Italia». Questa mattina si terranno i funerali di Giuseppe Orciari, alle 9.30 nella chiesa di Marzocca. Saranno presenti sia esponenti della Giunta che del Consiglio, oltre alla delegazione del Partito socialista con la bandiera storica. «Giuseppe Orciari – concludono Bello e Olivetti – rappresenta i valori di quella democrazia fondata sul dialogo e sul confronto, costruttivo e leale. Profondo antifascista e fautore della libertà, è stato un galantuomo delle istituzioni. L’aula del consiglio comunale è stata, per gran parte della sua vita politica, la sua casa. Ecco perché riteniamo giusto, a memoria anche dei posteri, dedicare l’aula della massima espressione della democrazia, la domus della democrazia e della sovranità popolare ad un uomo, che ne ha rappresentato lo spirito e il valore».

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