Ritardi nella demolizione di ponte Garibaldi, botta e risposta tra Tim e Comune di Senigallia: «Tempi concordati». «Nessun accordo»

Ritardi nella demolizione di ponte Garibaldi, botta e risposta tra Tim e Comune: «Tempi concordati». «Nessun accordo»
Ritardi nella demolizione di ponte Garibaldi, botta e risposta tra Tim e Comune: «Tempi concordati». «Nessun accordo»
di Sabrina Marinelli
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Giovedì 12 Ottobre 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 12:35

SENIGALLIA - E’ scontro sui ritardi per la demolizione di ponte Garibaldi. Tutti danno la colpa a Tim, che si smarca parlando di tempi concordati con il Comune di Senigallia, ma il sindaco smentisce categoricamente tale circostanza. Il vicecommissario Stefano Babini il 29 settembre aveva motivato il ritardo nel fatto che ancora non fossero stati rimossi i cavi. 

Versione ribadita nei giorni scorsi dall’avvocato Claudio Netti, per conto del Consorzio di Bonifica, e infine dal sindaco. «Tim desidera precisare che non sussiste alcun ritardo nei lavori di rimozione dei cavi sul ponte Garibaldi – riporta una nota diramata ieri dall’ufficio stampa -, che verranno effettuati secondo i tempi previsti dal progetto condiviso con l’Amministrazione comunale.

L’azienda desidera sottolineare che le opere verranno effettuate attraverso l’utilizzo di proprie infrastrutture già esistenti, evitando scavi e limitando così le tempistiche di realizzazione, disagi alla viabilità e i costi a carico del Comune di Senigallia». 

La versione


Le cose, fa sapere il sindaco, non stanno affatto in questi termini. «Non c’è alcun accordo o tempi concordati con Tim perché il Comune non ha alcun rapporto né con Tim né con Telecom – ribatte Massimo Olivetti -, inoltre il Comune non avrà alcun costo a carico perché l’abbattimento rientra nei fondi a disposizione del commissario, che ha individuato nel Consorzio di bonifica il soggetto attuatore. Io mi sono limitato martedì a chiamare il responsabile del cantiere della Telecom, su richiesta del Consorzio, solo per chiedere di accelerare. Tutto qui». 
Oggi, infatti, verrà aperto il cantiere per la demolizione che non potrà avvenire, però, finchè ci sono i cavi della linea telefonica. «Con Edma invece mi ero attivato – prosegue il sindaco – solo perché il Comune è socio e ne fa parte e subito hanno provveduto a rimuovere i propri cavi a loro spese. Il Comune, ribadisco, non ha alcun obbligo contrattuale né con Tim né con Telecom».

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