Pregiudicati nel bar di Montemarciano, stop del questore. Il titolare: «Basta, chiudo per sempre»

Pregiudicati nel bar di Montemarciano, stop del questore. Il titolare: «Basta, chiudo per sempre»
Pregiudicati nel bar di Montemarciano, stop del questore. Il titolare: «Basta, chiudo per sempre»
di Sabrina Marinelli
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Venerdì 8 Settembre 2023, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 9 Settembre, 07:43

MONTEMARCIANO - Il questore chiude il bar La Marinella per 25 giorni ma il gestore riconsegna le chiavi al proprietario, decidendo di non riaprire più e lasciando a casa quattro dipendenti. Ieri polizia e carabinieri hanno posto i sigilli nell’attività di piazza Magellano a Marina di Montemarciano. Il provvedimento di stop per 25 giorni fa seguito alla richiesta dei carabinieri che negli ultimi mesi sono intervenuti più volte per ristabilire l’ordine pubblico a fronte di situazioni delicate. 


I fatti


Alcuni giorni fa i militari sono stati chiamati dal locale per un cliente che stava minacciando la barista e l’hanno multato.

Prima per un altro cliente che si era reso responsabile di un danneggiamento a un’auto. Un altro cliente era stato trovato in possesso di stupefacente e segnalato alla Prefettura. In passato, due stranieri erano stati denunciati perché irregolari. Il bar, secondo i militari, era divenuto ritrovo abituale di pregiudicati. Già nel 2021 il questore era intervenuto con una sospensione della licenza per le stesse motivazioni. Ora l’esercizio rischierebbe la revoca definitiva della licenza se non fosse che il gestore ha scelto di non riaprire più. «Abbiamo deciso di chiudere definitivamente il bar: ci vediamo costretti a mandare a casa 4 persone - spiega il gestore Adolfo Pedroso -. Siamo stati noi più volte a chiamare le forze dell’ordine per chiedere aiuto, per tutelare noi stessi, i nostri clienti e le dipendenti e invece il risultato, ancora una volta, è che ci viene imposta la chiusura. Così è impossibile andare avanti perché abbiamo chiamato per ogni difficoltà, ma alla fine i veri penalizzati siamo noi: questa legge e il sistema non funzionano».

Ricorda, inoltre, che per l’ultimo ubriaco sono stati loro a chiamare i carabinieri perché aveva minacciato una dipendente. «Aveva anche spintonato un militare – prosegue – è stato identificato e lasciato sul posto. Così si risolvono i problemi? Non è certo per colpa del nostro bar se ci sono pregiudicati a Marina, che oltretutto ne è piena: la stessa clientela che abbiamo noi è quella che frequenta la vicina sala slot e gli altri bar della zona. Siccome se decidessimo di riaprire, dopo un po’, si verificherebbe la stessa situazione, a questo punto molliamo. Siamo sempre attenti a non fare ubriacare i clienti, ma non possiamo fare selezione all’ingresso lasciando fuori i pregiudicati».

A Senigallia il titolare di un bar, chiuso ad agosto, ha messo un cartello con scritto: «Le persone con precedenti penali non possono sostare dentro e fuori dal bar». Un deterrente che, per quanto secondo lui ha avuto effetti positivi, non può essere certo la soluzione ai problemi.
 

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