Dodici cani segregati sul terrazzino, moglie e marito finiscono a processo

Il tribunale di Ancona
Il tribunale di Ancona
di Federica Serfilippi
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Sabato 24 Aprile 2021, 09:05

MONTEMARCIANO  - Cani abbandonati al degrado, costretti a vivere su un terrazzino senza alcun riparo dalle intemperie o dal sole e a mangiare le proprie feci. È questa l’accusa che la procura muove nei confronti di una coppia di mezza età, marito e moglie, residente a Montemarciano. Per i due, difesi entrambi dall’avvocato Filippo Paladini, il processo si è aperto davanti al giudice Elisa Matricardi con l’accusa di maltrattamenti su animali.

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Sono dodici – prevalentemente meticci di taglia medio-piccola - quelli che sarebbero stati costretti a vivere in uno stato di incuria perenne, terminato nell’estate del 2016 con un blitz a casa degli imputati coordinato dalle guardie zoofile.

Queste erano intervenute dopo una serie di segnalazioni fatte pervenire dai vicini della coppia: lamentavano la sofferenza patita dai cani ed espressa tramite continui lamenti. Stando a quanto contestato dalla procura, nove animali vivevano ammassati in un terrazzino privo di cucce o ripari, lasciati spesso senza cibo oppure con porzioni insufficienti a soddisfare il fabbisogno di tutti i cani. La mancanza di pulizia contestata dalla pubblica accusa avrebbe costretto gli animali a dormire sulle proprie feci (o addirittura mangiarle) a causa dello stato di degrado in cui versava il balcone dell’abitazione.

L’odore nauseabondo portato dalla sporcizia sarebbe stato anche avvertito dai vicini della coppia finita a processo. I cani sul terrazzo – dice l’imputazione – sarebbero anche arrivati ad azzuffarsi quando, di tanto in tanto, i padroni lanciavano cibo dalla finestra. Tre cani, invece, sarebbero stati tenuti legati con un catena a una ringhiera delle scale interne della casa. Con l’intervento delle guardie zoofile, gli animali erano stati sequestrati. Il procedimento ha tardato ad arrivare a dibattimento perché inizialmente nei confronti dei due imputati era stato emesso dal tribunale dorico un decreto penale di condanna. La difesa, convinta dell’innocenza della coppia, ha impugnato il decreto, decidendo di respingere le accuse nell’ambito di un processo pubblico. La prossima udienza, con l’audizione di alcuni testimoni, si terrà il 26 maggio. 

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