Montacuto, troppi detenuti e pochi agenti: «La carenza di organico non è tollerabile»

Il carcere di Montacuto
Il carcere di Montacuto
di Federica Serfilippi
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Domenica 28 Gennaio 2024, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 12:18

ANCONA Sovraffollamento e carenza di organico. Sono le criticità ascrivibili al carcere di Montacuto ed emerse ieri nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario al tribunale di Ancona. Sono stati, in particolare, il presidente della Corte d’Appello Luigi Catelli e il procuratore generale Roberto Rossi a delineare il quadro della situazione carceraria. Le loro relazioni sono arrivate all’indomani del terzo decesso constatato a Montacuto nel giro di tre settimane. Si sono contati due detenuti morti a seguito di un malore, e un suicidio, quello del 25enne fermano Matteo Concetti, sul cui decesso sta indagando la procura.

I numeri

Andando ai numeri, nella casa circondariale è stato rilevato un sovraffollamento che si assesta al 17,2%.

Ci sono attualmente 310 detenuti per 256 posti regolamentari. Quasi la metà sono stranieri (114) e una buona fetta della popolazione carceraria è rappresentata dai tossicodipendenti: negli istituti di tutte le Marche sono 119. Di questi, 79 sono relegati a Montacuto. Sono 88 i detenuti ristretti nell’ala di massima sicurezza. Il sovraffollamento riguarderebbe soprattutto la sezione del carcere di media sicurezza. Nel corso del precedente anno giudiziario (primo luglio 2022-30 giugno 2023) sono stati contati in tutte le Marche 182 gesti di autolesionismo, «concentrati in massima parte negli istituti di Pesaro (82) e Montacuto (90)» ha detto il presidente Catelli. Sono stati 81 gli episodi di aggressione, avvenuti soprattutto a Montacuto e Pesaro.

Ma il problema non è solo quello del sovraffollamento. Il procuratore generale Rossi ha definito «grave» la carenza di personale della Polizia Penitenziaria. È pari al 34%, «percentuale che si attesta ben oltre i livelli di tollerabilità» ha concluso il procuratore. Quando lo scorso 30 aprile il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove aveva visitato la casa circondariale, i numeri degli agenti erano questi: 115 agenti su una pianta organica di 176. Lo stesso sottosegretario aveva fatto riferimento «alla grave sofferenza di organico» di Montacuto.

I drammi

Gennaio è stato finora un mese nero per il carcere della frazione anconetana. Il primo dramma si è consumato il 5, con il suicidio del 25enne fermano Matteo Concetti. Il giovane, che ad agosto avrebbe finito di scontare la pena per reati contro il patrimonio, è stato trovato impiccato nel bagno della cella d’isolamento dove era stato collocato per motivi disciplinare, probabilmente per l’aggressione nei riguardi di un agente. Sul caso la procura ha avviato un’inchiesta per istigazione al suicidio senza indagati. Il 12 gennaio è stato invece trovato morto un algerino di 42 anni.

A stroncarlo è stato un malore mentre si trovava nella sua cella, divisa con altri detenuti. In carcere c’era entrato una settimana prima dopo l’arresto per droga fatto scattare dai carabinieri di Osimo al casello di Loreto-Porto Recanati. Il nordafricano era stato fermato con la sua compagna (anche lei finita in carcere dopo l’arresto) con mezzo etto di eroina purissima. Il 42enne era un assuntore di stupefacenti. Venerdì mattina è stato trovato morto, probabilmente per un malore, un 36enne marocchino: era un tossicodipendente.

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