Montacuto, detenuti nel panico: accertato un caso di tubercolosi. Dopo le due morti l'anno inizia nel modo peggiore

Montacuto, detenuti nel panico: accertato un caso di tubercolosi. Dopo le due morti l'anno inizia nel modo peggiore
Montacuto, detenuti nel panico: accertato un caso di tubercolosi. Dopo le due morti l'anno inizia nel modo peggiore
di Antonio Pio Guerra
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 17 Gennaio 2024, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 15:20

ANCONA Ancora Montacuto nel mirino. Stavolta la denuncia arriva direttamente dalle celle della casa circondariale. «È scoppiato un caso di tubercolosi e sono tutti nel panico» si legge in una email recapitata al nostro giornale nella giornata di ieri. Poche righe scritte dalla figlia di un detenuto, corredate però da due pagine in stampatello e firmate «a nome dei detenuti di Montacuto». Due fogli a righe, scritti con la penna blu ed a tratti evidenziati in verde per rimarcare i concetti più importanti. A partire proprio dal caso di tubercolosi accertato. 


La preoccupazione

A partire dal caso di tubercolosi, confermato ieri dai sanitari del Dipartimento di Prevenzione dell’Ast, il detenuto straniero si trova ricoverato da venerdì presso l’ospedale di Torrette.

L’uomo avrebbe accusato un malore il giorno stesso e sarebbe stato visitato sul posto dai sanitari dal carcere. L’allarme sarebbe scattato poco dopo poiché i sintomi dello straniero erano evidentemente riconducibili ad un caso di Tbc. La paura colpisce soprattutto i suoi compagni di cella, probabilmente quattro, ma non contagiosi. Sì, perché nel carcere di Montacuto i detenuti in media sicurezza vivono in celle da cinque posti. Due letti a castello ed un singolo, il tutto piazzato in una camera di 23 metri quadri. Comprensibile, dunque, il timore di chi aveva convissuto con l’uomo fino a poche ore prima dell’emergenza.

Il pericolo

I progressi scientifici hanno permesso di abbassare drasticamente la mortalità della malattia - siamo sotto il 5% - ma è altrettanto vero che restano elevate le possibilità di trasmissione tra persone che vivono strettamente a contatto. Stando alle informazioni diffuse dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’European Centre for Disease Prevention and Control, sono stati 2.480 i casi di tubercolosi segnalati in Italia nel 2021. Altro dato interessante, ed in linea coi fatti di Montacuto, è la diffusione di tale malattia nella popolazione. Scrive l’Iss che «il 57,9% dei casi si è verificato in persone di origine straniera». 

I dati

L’Italia non fornisce dati disaggregati sulla tubercolosi nei carceri ma secondo l’Ecdc, «i detenuti hanno un rischio relativo (di contrarre la malattia, ndr) di 8,9 volte superiore al resto della popolazione generale». Ma il rischio tubercolosi è solo l’ultimo scossone che ha investito Montacuto. Il 2024 è cominciato nel peggiore dei modi col suicidio del 25enne Matteo Concetti, recluso in una cella di isolamento. La seconda vittima pochi giorni dopo: un tossicodipendente algerino di 41 anni morto nel sonno. Un vero e proprio anno nero. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA