Maxi rissa alla partita tra Juniores
Due ragazzi finiscono all’ospedale

Maxi rissa alla partita tra Juniores Due ragazzi finiscono all’ospedale
di Stefano Rispoli
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Lunedì 28 Gennaio 2019, 05:35
OSIMO - Non era stata una partita cattiva: qualche intervento ruvido, alcuni battibecchi, momenti di tensione. Nulla, comunque, che potesse giustificare l’epilogo vergognoso, con un’aggressione a due baby calciatori anconetani, entrambi minorenni, colpiti alle spalle da due avversari e finiti all’ospedale, uno con un occhio tumefatto e sospette fratture allo zigomo e al setto nasale, l’altro con un trauma cranico commotivo. 

I feriti 
Il primo è stato dimesso in serata, ma dovrà sottoporsi oggi a una Tac e a una visita maxillo-facciale. Il compagno di squadra ha avuto la peggio: è stato trattenuto per tutta la notte in osservazione a Torrette, aveva conati di vomito e vuoti di memoria. Il campo da calcio come un ring. Siamo al “Bernacchia” di Osimo Stazione, campionato Juniores regionali. Ieri si giocava Osimo Stazione-Loreto. Vincevano i padroni di casa per 1-0. Gara maschia, sì. Ma nessuno immaginava che finisse nel sangue.

 

Il triplice fischio s’avvicina quando un giocatore locale viene espulso per un fallo da gioco. Sulla seguente punizione, gli ospiti colpiscono la traversa. La contesa si accende nei tempi di recupero. Un attaccante nordafricano del Loreto, 17 anni, commette un fallo a centrocampo e viene espulso.
Il rosso gli fa perdere la testa. Uscendo, colpisce con un violento pugno alle spalle un avversario, un difensore suo coetaneo, che stava andando a recuperare il pallone: cade a terra sanguinante. Scoppia la rissa. Nel tutti contro tutti, dalla parte opposta del campo un altro giocatore dell’Osimo Stazione crolla a terra, quasi privo di sensi. È un attaccante, pure lui 17enne. Era stato circondato da tre avversari, uno dei quali (si tratterebbe di un centrocampista africano, classe 2001) l’ha aggredito alle spalle, con un forte pugno alla tempia. Anche in tribuna scoppia il parapiglia fra genitori delle opposte fazioni che si insultano e quasi vengono alle mani. In campo intervengono tecnici e dirigenti per dividere i contendenti. La zuffa viene sedata, l’arbitro fischia la fine: 1-0 per gli osimani, ma c’è poco da festeggiare. A terra ci sono due ragazzi sanguinanti, uno in condizioni più critiche. Viene chiamato il 118, arrivando le ambulanze. I due minorenni vengono trasportati al pronto soccorso, uno verrà dimesso in serata, l’altro passerà la notte in osservazione. C’è anche un terzo ferito, un altro calciatore dell’Osimo Stazione, con un dito lussato nel bailamme: lui, però, rifiuta i soccorsi e torna a casa col padre. Poi è tempo di scuse. Comincia il presidente del Loreto, Andrea Capodaglio: «E’ una brutta pagina, prenderemo provvedimenti nei confronti dei nostri due calciatori - annuncia -. Come minimo raddoppieremo la squalifica del giudice sportivo, ma fossi in me li sospenderei per tutto l’anno. Ma non siamo una società violenta, ci tengo a sottolinearlo: cere cose non dovrebbero accadere, specie tra giovani, anche se la cosa che mi ha disgustato di più è stato vedere genitori venire quasi alle mani sugli spalti». L’Osimo Stazione accetta le scuse, «ma adesso ci aspettiamo una punizione esemplare», dice il d.g. Renzo Angeloni, mentre il fratello Stefano, presidente del club, precisa: «Escludo qualsiasi responsabilità da parte dei nostri tesserati, siamo parte lesa, vittime di un’aggressione insensata». 
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