Ladri crudeli nella fattoria terapeutica a Jesi: rubate pecorelle e pappagalli disabili

Lucchetti segati con un frullino. Gli animali erano impiegati in progetti educativi per ragazzi invalidi

Ladri crudeli nella fattoria terapeutica a Jesi: fuga con pecorelle e pappagalli disabili
Ladri crudeli nella fattoria terapeutica a Jesi: fuga con pecorelle e pappagalli disabili
di Cristiana Loccioni
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Giovedì 29 Febbraio 2024, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 08:41

JESI - Un ambiente spensierato e stimolante fra animali salvati dal macello e dalle malattie: è lo spazio inclusivo della Fattoria dei Sogni di Selena Abatelli, in via della Barchetta, un luogo didattico nelle campagne jesine, dove i ragazzi disabili possono dedicarsi ad attività terapeutiche in natura e a contatto con gli animali. Qui, la notte tra martedì e mercoledì, ladri senza cuore hanno fatto razzia degli animali da cortile ospiti della struttura: sono sparite pecorelle e pappagalli, tutti con problemi fisici.

L’amarezza

La scoperta choc è stata fatta dalla mamma di Selena, che quotidianamente la aiuta nella gestione: dal grande dispiacere ha avuto anche un malore. «Ero a lavoro quando ho ricevuto la chiamata di mia madre – racconta tra le lacrime Selena – mi avvisava di aver trovato il lucchetto del cancello segato con un frullino, subito ho lasciato il lavoro e sono corsa in fattoria».

Non ha trovato più le due pecore, Macchia e Neve, 6 calopsitte (piccoli pappagallini) e Sole, l’altro pappagallo amazzone. Ma la cosa più inquietante è il gesto che i malfattori hanno fatto. «Ho visto il frullino appeso alla tenda della mia roulotte, mi ha turbato tanto questa cosa», racconta Selena. «La Fattoria è tutta sottosopra, un disastro, oltre ai danni del tempo ora anche questo». Al di là del danno economico, quello che fa più male a Selena, che ha mille risorse e come sempre si rialzerà, è lo choc emotivo, il dolore per la perdita dei sui amati animali. Molto probabilmente i “topi di fattoria” non conoscono bene gli ospiti, è vero che un pappagallo amazzone può valere anche 1.000 euro, ma Sole non ha più un valore economico perché «ha una spalla rotta – spiega Selena – e come tutti gli altri che mi hanno portato via sono animali problematici, con disabilità, tra le calopsitte, ad esempio, una ha problemi neurologici, l’altra non ha una zampetta».

«Pasqua si avvicina e non posso pensare che magari, le mie due amate pecore, Macchia e Neve possano essere uccise - continua Selen -. Le ho allevate con il biberon, con loro ho fatto tante attività con i ragazzi meno fortunati». C’è il sospetto che i due cani maremmani siano stati storditi. Selena ha sporto denuncia ai carabinieri nella speranza di ritrovare i suoi amati animali. I malfattori, convinti di facili guadagni, hanno messo in pericolo la vita di tante povere bestiole salvate da morte certa che lì avevano, nonostante i loro problemi fisici, una speranza di poter continuare a vivere, accudite e coccolate, in simbiosi con i ragazzi disabili.

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