FALCONARA - Dal Comune di Falconara arriva un contributo per pagare la Tari, che si tradurrà in un’ulteriore riduzione del 10% dell’importo dovuto per il 2020. Il beneficio si somma a quelli già riconosciuti per il lockdown e andrà a favore di tutte quelle attività chiuse dal Dpcm del 24 ottobre scorso, ossia attività di somministrazione di alimenti e bevande (tra cui bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie, pub), sale da ballo, discoteche e attività assimilate come le associazioni, palestre, cinema e sale convegni.
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Il fondo messo a disposizione dal Comune è di 50mila euro e il contributo sarà erogato fino a esaurimento dell’importo.
Con il fondo di 50 mila euro il Comune intende offrire un aiuto ulteriore alle imprese che si trovano in maggiore difficoltà, a causa dell’aggravarsi della crisi economica dovuta alla cosiddetta ‘seconda ondata’ dell’epidemia, che in autunno ha imposto nuove chiusure alle attività già martoriate durante la prima fase dell’emergenza.
«Abbiamo cercato di prestare attenzione a quelle attività che hanno subito una ulteriore penalizzazione nel corso di quest’anno – dice il vicesindaco Raimondo Mondaini, con delega al Bilancio – sfruttando al massimo le disponibilità offerte dal bilancio. E’ stata scelta la forma del contributo perché dopo l’approvazione del bilancio, che aveva come termine ultimo il 31 ottobre, non sarebbe stato più possibile modificare il regolamento Tari per prevedere nuove agevolazioni o esenzioni».
Per alleviare le difficoltà legate alla ‘prima ondata’ il Comune aveva già stanziato 650mila euro, utilizzati per concedere agevolazioni e contributi relativi alle imposte comunali. Nel caso della Tari era stato riconosciuto l’azzeramento di tre mesi di tariffa (pari a uno sconto del 25 per cento rispetto all’importo annuo) per tutte quelle attività costrette a chiudere durante il lockdown. I titolari delle attività che invece avrebbero potuto rimanere aperte, ma solo rispettando condizioni stringenti o forti limitazioni, e che per questo hanno deciso di chiudere per almeno 30 giorni, hanno potuto contare su una riduzione del 25% della quota variabile della tariffa. Le stesse attività hanno avuto diritto all’azzeramento per tre mesi anche della quota fissa se hanno avuto nel 2019 un volume d’affari fino a 350mila euro. Il contributo appena stanziato corrisponde ad un ulteriore mese di azzeramento della tariffa per i rifiuti.