Signorini, sindaco-bis di Falconara trionfa al primo turno: «Non me l’aspettavo»

Signorini, sindaco-bis di Falconara trionfa al primo turno: «Non me l’aspettavo»
Signorini, sindaco-bis di Falconara trionfa al primo turno: «Non me l’aspettavo»
di Andrea Maccarone
5 Minuti di Lettura
Martedì 16 Maggio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:40

FALCONARA Niente ballottaggio. Stefania Signorini è stata riconfermata sindaco al primo turno con il 51,5% delle preferenze, staccando la principale competitor Annavittoria Banzi (coalizione di centrosinistra) che si è fermata al 36,9%. Terza forza politica della città la coalizione guidata dal candidato a sindaco Marco Baldassini (6,7%). In coda il commissario della polizia locale di Jesi, Anna Grasso a capo della lista Falconara Libertas con il 4,8% delle preferenze. 


L’attesa 

Ore 15, urne chiuse: comincia lo spoglio. La sindaca Stefania Signorini raggiunge il quartier generale in piazza Mazzini appena iniziata l’apertura delle schede. Sul maxischermo allestito all’interno della sala comincia la danza dei numeri. Ma fin da subito si profila un sostanziale vantaggio della sindaca uscente sulla rivale Annavittoria Banzi. La tensione è palpabile. La Signorini preferisce non commentare a caldo lo spoglio: «Parlo alla fine, per favore. Adesso no» dice. Intanto la volata appare sempre più decisa. Anche se fino al ventesimo seggio scrutinato su 27 la sindaca uscente sembrava non riuscire a superare la soglia del 49,7%. Un’altalena angosciante, fino all’exploit finale con il risultato delle ultime sezioni.

La vittoria è in cassaforte. Stefania Signorini, espressione dell’area di centrodestra, è riconfermata primo cittadino di Falconara. E subito davanti alla sede elettorale nella piazza centrale si è cominciata a radunare la folla di amici, sostenitori e candidati delle varie liste a supporto. 

L’esultanza 

Le braccia alte verso il cielo. Il volto finalmente liberato dalla tensione. Stefania Signorni viene alzata sulle spalle dei suoi sostenitori e portata in trionfo al centro della piazza. Onestamente non se lo aspettava nemmeno lei una vittoria al primo turno. «Nulla è mai scontato - ha confessato a caldo -. Sì, ci speravo. Ma non me lo sarei aspettato». Ad aver spinto l’ondata di voti in suo favore, secondo la vincitrice «è stata la mia determinazione, il cuore l’impegno e la passione che sono fondamentali nella mia attività». Ma non può essere stato solo merito di un approccio. «No, certo che no - replica -. Sicuramente hanno influito i tanti progetti messi in campo, la concretezza della nostra azione di governo: come ad esempio i 36 milioni di euro intercettati con i bandi del Pnrr». Con i quali Signorini ha già in mente di riqualificare pezzi di città rimasti in sospeso sul filo dell’abbandono. 

Il futuro 

Archiviato anche un possibile ballottaggio, la sindaca può proseguire con il programma messo nero su bianco durante la campagna elettorale. «Subito la riqualificazione dell’ex Fanesi - annuncia Signorini - opera abbandonata da decenni e su cui puntiamo particolarmente, proprio perché situato in centro. Ma nostra priorità sarà anche l’attenzione che daremo alle aree periferiche. E poi un teatro all’ex Squadra Rialzo». Con i fondi del Pnrr la sindaca punta anche alla realizzazione «del nuovo polo scolastico al centro di Falconara - prosegue Signorini -. Insomma tanti progetti da perseguire e che metteremo in fila da adesso ai prossimi cinque anni». In traiettoria del nuovo governo cittadino una lunga serie di traguardi da inanellare. Intanto la sindaca, superato il momento di forte emozione per la vittoria strappata al primo turno, lascia scorrere alcune riflessioni sulle ragioni che hanno influito sul risultato. 

L’analisi 

«Il messaggio di continuità su progetti importanti per la città ha sicuramente avuto il suo peso» ammette la sindaca. Ovvero: «Il successo di iniziative come Falcomics - elenca - un insieme di attività vincenti sotto il profilo turistico e culturale, una visione d’insieme di città di cui abbiamo già delineato i confini, ma che andremo ad implementare con cura e determinazione». Ma c’è anche un altro dato da non sottovalutare e su cui il centrodestra regionale ha puntato molto in questa tornata elettorale: la tanto sbandierata filiera istituzionale. «Può aver influito» ammette la sindaca, che però tiene a precisare: «Io non ho avuto nessuna presenza politica di rilievo al mio fianco durante la campagna. Ma è stata una mia scelta, perché ho preferito non avere simboli di partito accanto alla mia corsa elettorale. In ogni caso siamo un’amministrazione di centrodestra e sentiamo molto vicino il governo della Regione». Non per niente l’assessore regionale al Bilancio, Goffredo Brandoni, è stato sindaco di Falconara dal 2008 al 2018, e infatti ieri si è subito fiondato nella sede elettorale della Signorini a festeggiare la riconferma della sindaca. «Sì, certo - prosegue la vincitrice - è un contatto importante con la Regione, come del resto la giunta regionale è un ponte altrettanto fondamentale con il governo nazionale». E dunque il cerchio della filiera istituzionale si chiude. Tutto sta a vedere, adesso, come si esprimerà nella sua annunciata efficacia. Ma intanto per la Signorini si stagliano all’orizzonte una serie di obiettivi di maggior rilievo: «Ci sono i lavori sulle scuole da portare a termine, gli interventi sui fossi - spiega la sindaca - e poi il nostro sogno: l’arretramento della ferrovia, un’opera in cui credo molto». Di carne al fuoco ce n’è parecchia. Giusto il tempo di festeggiare la vittoria, poi subito al lavoro sui progetti in cantiere. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA