FABRIANO Faccia a faccia, ieri, tra i vertici del gruppo Fedrigoni e le rappresentanze sindacali che aveva come oggetto il futuro dei due stabilimenti delle Cartiere a Fabriano e Rocchetta Bassa. Annunciato un accordo con Poligrafico dello Stato che porterà lavoro, ma rimangono criticità per la società Giano 1264 che produce carta per le fotocopie. Riguardo quest’ultima i sindacati della Uilcom spiegano: «E’ stata delimitata e messa sul mercato, cercando una partnership con qualche altra società o con un distributore del settore. Il ramo d’azienda è risultato essere d’interesse di più società e stanno continuando le visite che potrebbero vedere a stretto giro l’ingresso di qualcun altro, oltre al gruppo Bain Capitale Bc Partners».
L’incertezza
Il futuro dei circa 180 dipendenti è ancora tutto da scrivere.
L’argomento più delicato è stato quello relativo alla produzione della carta da ufficio “Giano 1264 spa” che vede calare la richiesta nei mercati europei e non solo, con un trend molto negativo rispetto agli anni precedenti. I numeri sono chiari: -23,8% rispetto al 2022 nel mercato Europa/Africa, che si traduce per la Fedrigoni in un -16,3%. Per il 2024 si prevedono 325 mila tonnellate di produzione, 10 mila più del 2023, per un calendario lavoro ad oggi di circa 309 giorni, con la speranza che possa ulteriormente aumentare durante il corso dell’anno. Non mancano, però, le spine, a partire da un ulteriore periodo di cassa integrazione guadagni ordinaria nella prima parte di novembre ed una presunta maxi fermata di fine anno che potrebbe andare dalla prima metà del mese di dicembre fino a dopo l’Epifania del mese di gennaio 2024.
Capitolo vendita ancora aperto. «Sono state davvero molte le domande fatte all’azienda che con molta trasparenza ed in maniera direi ottimistica ci dichiara che superato questo anno si prevede una situazione abbastanza stabile per l’anno che verrà» confermano dalla Uilcom. Riguardo al reparto “E-close” delle cinque macchine “termo formatrici” e del nuovo reparto che Fedrigoni ha voluto installare da circa un anno e mezzo nello stabilimento di Fabriano, è stata confermata la volontà di stabilizzare qualche unità alla volta dall’anno prossimo.