FABRIANO - La colonnina di mercurio intorno allo zero, il vento freddo, la neve, poca a Fabriano, fino a quasi venti centimetri in quota. E’ il bilancio della perturbazione dell’ultimo fine settimana di febbraio che ha regalato la coltre bianca in città e nelle frazioni.
I mezzi sono entrati in azione dalle prime ore di ieri mattina per liberare le strade. Diversi residenti, soprattutto da Serradica e Nebbiano, hanno lamentato criticità e disservizi negli spostamenti. L’emergenza più grossa, però, è quella che si è verificata intorno alle ore 12,30 lungo la SS 76 tra gli svincoli di Fabriano Ovest e Campodiegoli (gli ultimi due prima del confine con l’Umbria): il tratto di Direttrice Ancona-Perugia è rimasto chiuso al traffico per mezz’ora.
È caduto un cavo dell’alta tensione.
Il monitoraggio è proseguito, anche nel pomeriggio, a Poggio San Romualdo di Fabriano, quasi mille metri sul livello del mare. Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, conferma che «i mezzi sono subito entrati in azione e in città non ci sono stati disagi», mentre qualche problema di viabilità si è registrato nelle frazioni e al confine con l’Umbria con diversi mezzi bloccati. Neve anche a Sassoferrato. In città pochi centimetri di coltre bianca, a Montelago, Rotondo, Doglio, la neve ha raggiunto i 15 centimetri.
Il rischio, in tutto l’entroterra è quello di risvegliarsi oggi con il ghiaccio sulle strade. Il sindaco di Cerreto d’Esi; David Grillini: «Viabilità regolare, non abbiamo avuto segnalazioni di criticità. Su richiesta della Prefettura abbiamo avuto una videoconferenza che ha coinvolto i Comuni considerati più a rischio ovvero Cerreto, Fabriano e Genga insieme alla Stradale, vigili del fuoco, Anas e Autostrade».