Maxi risse a colpi di sedie e cinghiate, nove giovani denunciati. La miccia dalle avance a una ragazza

Lo chalet che è stato chiuso per 20 giorni dalla polizia
Lo chalet che è stato chiuso per 20 giorni dalla polizia
di Marco Antonini
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Sabato 16 Luglio 2022, 07:40

FABRIANO -  Maxi risse a Fabriano il 24 e 25 giugno, all’interno del parco comunale Regina Margherita, con alcuni giovani feriti che finirono al pronto soccorso: sono arrivate le prime 9 denunce da parte del Commissariato e non si escludono nuovi provvedimenti. A scatenare la violenza l’approccio non gradito a una ragazza, corteggiamento che ha messo contro due gruppi, uno proveniente da Sassoferrato e uno da Fabriano. I nove presunti responsabili, tutti tra i 20 e i 25 anni, sono stranieri, alcuni con precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio. 

Le indagini 


A circa tre settimane dai fatti che hanno fatto il giro del web con tanti giovani immortalati con i cellulari mentre lanciavano le sedie e i tavoli dello Chalet, la storica struttura commerciale sita all’interno dei Giardini, sono arrivati i primi risultati.

Una volta identificati gli autori delle due risse e sentiti i testimoni, nove giovani sono stati denunciati per le due maxi risse. Le indagini sono state effettuate dagli agenti del commissariato di Fabriano, coordinati dal commissario Moira Pallucchi, a seguito del quale, subito dopo i fatti accaduti, il questore di Ancona Cesare Capocasa, ha disposto la chiusura del locale per 20 giorni.

Una decisione «indispensabile per arginare nell’immediato gli allarmanti episodi di violenza tra giovanissimi, che si erano verificati per due sere consecutive e che hanno creato grave allarme nella cittadinanza», come si legge in una nota della Polizia.


Gli investigatori del commissariato di Fabriano hanno individuato, «grazie a serrati accertamenti effettuati nei giorni immediatamente successivi», i responsabili delle due risse, denunciandoli all’Autorità Giudiziaria. I nove presunti responsabili, tutti tra i 20 e i 25 anni, si sono affrontati colpendosi con calci, pugni e cinghiate, utilizzando anche l’arredo del locale, come sedie e tavolini, come strumento di offesa. «Le indagini hanno permesso di accertare la futilità dei motivi che hanno determinato gli scontri tra questi giovani, riconducibili ad avances di alcuni di loro verso la fidanzata di un ragazzo appartenente a un altro gruppo» dichiara il commissario Pallucchi. Si tratta di due squadre: una di residenti a Fabriano e l’altra di Sassoferrato.

Daspo in vista

C’è aria di Daspo in arrivo. «Nei loro confronti il Questore adotterà anche i necessari provvedimenti amministrativi di prevenzione per evitare il ripersi di situazioni analoghe, che costituiscono una minaccia per la sicurezza dei cittadini, soprattutto con riguardo ai luoghi di aggregazione giovanile che vanno salvaguardati per la tranquillità della popolazione» conclude il commissario.

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