Marcelli, rissa allo chalet per il tavolo non pulito: «Era Gomorra». Condannati in quattro

Marcelli, rissa allo chalet per il tavolo non pulito: «Era Gomorra». Condannati in quattro
​Marcelli, rissa allo chalet per il tavolo non pulito: «Era Gomorra». Condannati in quattro
di Federica Serfilippi
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Mercoledì 27 Marzo 2024, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 07:10

ANCONA La miccia sarebbe stato il rimprovero per un tavolino dello chalet utilizzato e non pulito da un gruppo di amici. Nel mirino, inizialmente, era finito un 17enne anconetano. Poi in uno stabilimento sul lungomare di Marcelli era scoppiato il finimondo, dove erano rimaste coinvolte almeno sette persone, tra ragazzini e adulti, compresi i genitori del 17enne anconetano. 


Gli imputati

Proprio in sette (tra i 24 e i 60 anni, residenti tra Ancona e la Riviera del Conero) sono finiti a processo con l’accusa di rissa, mentre per cinque di loro la procura aveva contestato anche le lesioni.

Ieri mattina, il giudice Francesca Grassi ha emesso la sentenza: tutti assolti dal reato di lesioni, in quattro condannati per la rissa esplosa il pomeriggio dell’11 luglio del 2020. Dovranno scontare quattro mesi, pena sospesa, il papà del 17enne che era stato aggredito inizialmente e tre ragazzi, dai 24 ai 30 anni. Ma cosa era successo quel giorno? Tutto sarebbe partito da un banale rimprovero arrivato al 17enne e ai suoi amici: avevano utilizzato il tavolino dello stabilimento consumando i pasti portati da casa e senza comprare nulla al bar dello chalet. Stando a quanto emerso nel corso del dibattimento, il personale dello chalet aveva invitato il 17enne (i suoi amici se ne erano andati) a pulire, ma il ragazzo aveva rifiutato. Il minorenne ha denunciato di essere stato aggredito. Erano poi arrivati i genitori per portarlo all’ospedale. In secondo momento, tutti e tre erano tornati allo chalet perché il 17enne diceva di aver perso la collana. Sarebbe scoppiata una seconda bagarre, con botte da una parte e dall’altra. «Sembrava Gomorra, spuntavano persone ovunque. Ho cercato di fare scudo a mio figlio, sono caduta più volte, vedevo volare bastoni e anche un lettino che è finito su mio marito. Mai vista tanta violenza» aveva detto la mamma del ragazzino, finita sotto processo e ieri assolta per legittima difesa assieme ad altri due imputati.

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