Passa il decreto, doppio hurrà per Jp: la cassa integrazione sarà più lunga

I lavoratori di Jp Industries nel corso di una manifestazione sindacale
I lavoratori di Jp Industries nel corso di una manifestazione sindacale
3 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Aprile 2020, 06:55

FABRIANO - Firmato il decreto per la cassa integrazione per riorganizzazione industriale della Jp Industries. E adesso i 593 dipendenti dell’azienda fabrianese possono tirare un bel sospiro di sollievo, addirittura doppio, se si tiene conto del fatto che, nel contempo, Jp ha pure ottenuto la trasformazione della causale da riorganizzazione a Covid-19, assicurandosi cioè nove settimane aggiuntive di ammortizzatore sociale. Ora l’attesa è tutta rivolta all’Inps, con l’auspicio che si accelerino le procedure per il pagamento dei compensi arretrati, visto che le maestranze non ricevono lo stipendio da gennaio. 

LEGGI ANCHE:

Operai in nero e senza mascherina, la titolare sbarra la porta ai carabinieri: denunciata

Le buone nuove sono giunte nella tarda mattinata di ieri, quanto il ministero del Lavoro ha finalmente siglato il decreto che permetterà ai lavoratori di Jp Industries, azienda dell’imprenditore cerretese Giovanni Porcarelli che a fine 2012 aveva rilevato la Ardo (il settore del bianco della ex Antonio Merloni), di ricevere la cassa integrazione straordinaria relativa al 2020 (si tratta dell’ottavo anno di seguito, addirittura il dodicesimo se si contano pure i quattro anni della Ardo, successivamente allo scoppio della crisi nell’autunno 2008). L’ammortizzatore sciale era stato già concesso nei mesi scorsi per l’anno in corso fino al 31 luglio, ma occorreva la firma del decreto. Inoltre, in questa fase l’azienda fabrianese ha chiesto il cambio di causale dell’1 aprile scorso in Covid-19, che è stato accordato. 

Ciò significa che di fatto la cassa integrazione durerà fino ad autunno inoltrato, verosimilmente fino ad ottobre, garantendo ancora per un bel po’ di tempo un minimo di sostegno al reddito dei lavoratori. Poi si tornerà al regime di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione industriale, a meno che non spuntino nel frattempo ulteriori novità. «La firma della cassa integrazione straordinaria assume un’enorme rilevanza, soprattutto in un periodo così delicato – osserva Pierpaolo Pullini, segretario provinciale della Fiom – ed è altrettanto importante che sia stata modificata la causale, riconoscendo l’emergenza dovuta al Coronavirus. Ora, è del tutto evidente che bisognerà fare una certa pressione sull’Inps, affinchè gli stipendi vengano erogati quanto prima. La situazione è molto pesante, i lavoratori non ricevono compensi ormai da tre mesi». L’altro aspetto, sotto certi aspetti quello decisivo, spinge a guardare oltre, cercando di immaginare il futuro della Jp Industries. 

«Occorrerà attendere, inoltre, la ripresa dell’attività produttiva – sottolinea ancora Pullini – e capire cosa vorrà fare l’azienda, naturalmente sempre nel massimo rispetto delle indicazioni rilasciate dal Tribunale fallimentare di Ancona, che nelle scorse settimane si è occupato del concordato con riserva richiesto a fine gennaio dall’azienda stessa, che l’ha poi ritirato».

Adesso, ci sarebbe l’opportunità di sfruttare al meglio le concessioni del ministero del Lavoro. «Queste nove settimane aggiuntive di cassa, dovute al cambio di causale – aggiunge l’esponente della Fiom – dovrebbero indurre a ragionare per un percorso in continuità come abbiamo più volte sostenuto. Si possono e si devono dare prospettive a un progetto nato otto anni fa con l’acquisizione della Ardo, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalle istituzioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA