Investimenti beffa in criptovalute: spariti i risparmi di due fabrianesi, due denunce

Investimenti beffa in criptovalute: spariti i risparmi di due fabrianesi
Investimenti beffa in criptovalute: spariti i risparmi di due fabrianesi
di Marco Antonini
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Venerdì 22 Settembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 15:03

FABRIANO - Volevano investire, ma sono stati truffati. Volatilizzati ben 14mila euro: è la cifra persa da due fabrianesi che pensavano di guadagnare qualcosa tramite l’acquisto di criptovalute e invece sono stati ingannati. Entrambi, infatti, sono stati truffati da un giovane cinese, 30 anni, residente a Bologna e individuato dai carabinieri della Compagnia di Fabriano, agli ordini del capitano Mirco Marcucci. La denuncia a seguito di una non semplice attività investigativa andata avanti diverse settimane. L’uomo dovrà rispondere del reato di truffa. 


Le operazioni 


Sono complessivamente tre le truffe online che i militari fabrianesi sono riusciti a scoprire recentemente.

Un giovane di 30 anni, nato in Cina e residente a Bologna, è stato denunciato due volte per truffa. Due casi, diversi, con lo stesso modus operandi, sono stati scoperti dai carabinieri. Nel primo la vittima è un fabrianese di 40 anni che ha investito nell’acquisto di criptovalute e ha aperto il conto su un sito apposito versando la somma di 5mila euro. Dopo alcuni mesi ha controllato il saldo e si è accorto che, improvvisamente, il conto corrente era stato prosciugato, non c’erano più fondi a sua disposizione.

Ha contattato i referenti, ma l’utenza telefonica è risultata disattivata. Si è rivolto ai carabinieri di Fabriano che hanno fatto partire le indagini che hanno superato anche i confini nazionali. 
È risultato che il titolare del sito fosse un cinese di 30 anni residente a Bologna, che è stato identificato e denunciato. Dalle indagini, inoltre, è risultato che nella stessa trappola era caduto, nello stesso periodo, un fabrianese 38enne che sulla medesima piattaforma aveva versato e investito 9mila euro mediante più versamenti con bonifici. Stessa tecnica messa a segno con la somma che, dopo qualche tempo, non è più risultata disponibile: nuovamente il saldo azzerato. Anche il 38enne ha sporto denuncia e il giovane cinese è stato denunciato, per la seconda volta. 


I militari si sono concentrati, poi, su una terza segnalazione arrivata da un fabrianese finito nella trappola della rete. Un 40enne, infatti, aveva versato un acconto di 500 euro su una prepagata per avviare una trattativa per l’acquisto online di un’utilitaria seminuova. La vendita non si è più formalizzata perché il venditore, dopo aver incassato l’acconto, si è reso irreperibile. Il fabrianese ha sporto denuncia e i carabinieri hanno individuato e denunciato per truffa un 30enne milanese, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine per i medesimi reati. L’appello dell’Arma è quello di prestare la massima attenzione quando si vogliono effettuare operazioni economiche dietro un computer.
 

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