Ancona, lavori conclusi ma non può aprire, è l’ultima beffa per la chiesa di San Domenico

Lavori conclusi ma non può aprire, è l’ultima beffa per la chiesa di San Domenico
Lavori conclusi ma non può aprire, è l’ultima beffa per la chiesa di San Domenico
di Antonio Pio Guerra
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Domenica 6 Agosto 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 07:24

ANCONA - Potreste pensare ad uno scherzo ma non lo è. La chiesa di San Domenico è ancora chiusa. Avrebbe dovuto riaprire ieri ma così non è stato. Con somma sorpresa dei fedeli e dei religiosi, oltre che nostra che proprio su queste colonne - sabato mattina - avevamo annunciato il vernissage felici che Ancona potesse riappropriarsi di una parte della sua storia. E invece no.

Nella tarda mattina di ieri ci raggiunge al telefono padre Antonio Olmi, il superiore dell’ordine dei domenicani. «Ci hanno comunicato che non possiamo riaprire», la voce delusa, quasi rassegnata. 

Il dietrofront

Quindi niente messa, quella che sarebbe dovuta essere la prima funzione dopo quasi dieci mesi di agonia. «Bisognerà aspettare qualche altro giorno» rassicura come ha già fatto ieri coi fedeli di San Domenico cui era stato dato appuntamento per la funzione di sabato sera ed ai quali il dietrofront è stato comunicato all’ultimo minuto.

Cosa è successo nelle ore precedenti e perché questo cambio di programma proprio quando tutto sembrava già fatto? «È tutta colpa di una catena di fraintendimenti tra noi ed il Comune» spiega il religioso. A quanto pare, la notizia della riapertura di San Domenico - che, lo ricordiamo, è di proprietà comunale - era stata comunicata ai frati da un funzionario dell’Amministrazione, certo che tutto fosse pronto ed in regola per poter finalmente spalancare le porte dell’edificio di culto di piazza del Papa. «Ci aveva detto che non c’erano problemi» continua padre Olmi. La verità era però un’altra. Il “fermi tutti” del Comune sarebbe arrivato subito dopo la pubblicazione del nostro articolo che annunciava la riapertura di San Domenico. Di fatto, un cortocircuito tutto interno a Palazzo del Popolo.


L’intoppo


Evidentemente qualche anello della catena burocratica non era dello stesso avviso del funzionario sentito da padre Olmi e dai suoi ed ha quindi provveduto a contattare i frati che gestiscono la chiesa. «Ci hanno detto di restare ancora fermi perché dobbiamo aspettare la chiusura ufficiale dei lavori, probabilmente un ultimo sopralluogo e poi il nulla osta» prosegue padre Olmi nel suo racconto. «Semplice burocrazia» rassicura di nuovo, visto che «i lavori sono finiti». E allora quando, se non ieri? Al momento non è chiaro. Spetterà al Comune deciderlo, ma la speranza di tutti è che - complici le ferie estive - non slitti tutto a dopo Ferragosto. Speriamo davvero che siano soltanto pochi giorni, almeno stavolta. Un errore può capitare a tutti, sia chiaro, ma è assurdo che la macchina amministrativa abbia due bocche e due cervelli. Che si presti la dovuta attenzione a San Domenico, a questo gioiello opacizzato da anni di interventi promessi e mai eseguiti.
Come il restauro completo da diversi milioni di euro che dovrebbe permettere alla chiesa di piazza del Papa di ritrovare l’antico splendore, tornando bella come prima del sisma del 2016. C’è anche l’impegno del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Che si faccia uno sforzo, una volta per tutte. Ora o mai più.

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