I reati
L’imputato, per cui ieri è partito il processo, deve rispondere di truffa e sostituzione di persona. Reati commessi nell’agosto del 2016. La vittima, scoperto l’inganno, aveva sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Castelfidardo, i quali si erano messi subito sulle tracce del truffatore, riuscendo poi a stringere il cerchio attorno al 58enne, che respinge ogni accusa.
L’inganno
Non è stato mai accertato come il malvivente sia riuscito a clonare i dati del 75enne. È però emerso che con una carta d’identità che riportava il nome e il cognome della vittima, il truffatore si era recato alle Poste della stazione ferroviaria di Ancona. Con il documento aveva aperto un conto corrente e quello aveva fatto da garanzia per stringere il contratto di acquisto della Fiat Panda. La vittima si era accorta della truffa quando a casa erano iniziati ad arrivare i bollettini che sollecitavano il pagamento delle rate dell’utilitaria. Da lì, la denuncia sporta ai carabinieri. Il processo proseguirà davanti al giudice Martina Marinangeli il 10 novembre.
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