ANCONA Garage allagati e temporaneamente inagibili: i proprietari fanno causa al Comune e vincono. L’amministrazione dovrà versare un risarcimento che sfiora i 34mila euro. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Ancona, sezione civile, e poi confermata dalla Corte d’Appello di Ancona, che ha rigettato il ricorso presentano dal Comune. Il motivo degli allagamenti? Le carenze strutturali del sistema fognario.
Il procedimento
La vicenda, che fa riferimento agli allegamenti avvenuti tra il 2013 e il 2015 in una palazzina di via Piave, è emersa poiché recentemente l’amministrazione ha intanto deliberato il pagamento delle spese di lite (circa 10mila euro) ai due proprietari dei garage che avevano subito danni.
Le criticità
Per quanto riguarda il ricorso, prendeva in esame gli allagamenti verificatisi in quattro occasioni a seguito dall’abbandonate caduta della pioggia: il 13 maggio, il 24 giugno, il 27 giugno del 2013 e il 4 settembre del 2015. È stato stabilito un periodo di indisponibilità pari a 9 mesi. Oltre a questo lasso di tempo in cui i box non sono stati utilizzati (neanche per l’eventuale affitto), ci sono stati i danni materiali, come l’ammaloramento degli intonaci fino ad una altezza di 70 centimetri e quelli subiti dall’impianto di videosorveglianza. Ma perché i box si sarebbero allagati? Stando a quanto stabilito dai giudici, sulla base anche di una consulenza tecnica, il problema sarebbe legato ai deficit della rete fognaria, ovvero al corretto smaltimento delle acque meteoriche.
Più nello specifico, ha scritto il ctu nella relazione, «il sistema di regimentazione delle acque meteoriche superficiali raccolte dal sistema di caditoie presenti lungo» il vicolo che porta ai garage risulta essere cieco, «nel senso che non ha nessun punto di immissione in fogna». In pratica, all’epoca degli allagamenti contestati, ci sarebbe stato un blocco del sistema di pompaggio. Cosa comportava? La creazione di piccoli ristagni con piogge ridotte, a fronte del rischio allagamenti in caso di fenomeni meteorici importanti, come avvenuto nel caso dei garage di via Piave.