Vigili del fuoco di Ancona, 9.484 interventi nel 2023. «Dall’inizio dell’anno 84 allerte meteo»

Vigili del fuoco di Ancona, 9.484 interventi nel 2023. «Dall’inizio dell’anno 84 allerte meteo»
Vigili del fuoco di Ancona, 9.484 interventi nel 2023. «Dall’inizio dell’anno 84 allerte meteo»
di Antonio Pio Guerra
3 Minuti di Lettura
Domenica 3 Dicembre 2023, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 15:29

ANCONA Uno scherzo del destino. Non ci sono altre ipotesi per giustificare la coincidenza tra l’annuale rendiconto dell’attività dei vigili del fuoco di Ancona e l’allerta vento, che ha sferzato tutta la costa. Circa 300 gli interventi compiuti dai pompieri in 24 ore. «La rimozione di alberi o il salvataggio di persone causa alluvioni hanno un peso crescente sulla nostra attività rispetto ai classici incendi» commenta Pierpaolo Patrizietti, il comandante provinciale.

 
 

Allarme continuo 


«Il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti - continua -.

In 33 anni di servizio ne ho viste tante di allerte meteo e di alluvioni ma mai con questa frequenza». Lo dimostrano i dati. Con quella di ieri, sono 5 le allerte meteo che per i vigili del fuoco di Ancona si sono trasformate in microemergenze. La più critica risale a meno di un mese fa, il 5 novembre, quando sempre a causa del forte vento sono stati registrati 296 interventi.

«Quest’anno abbiamo avuto 84 allerte, tra gialle e arancioni. Se ci fosse più manutenzione, staremmo più tranquilli. Spesso a cadere non sono gli alberi ma i rami secchi» spiega Patrizietti. Meteo impazzito a parte, gli interventi del Comando anconetano nel 2023 sono 9484. Un valore in calo del 20% rispetto al 2022, «derivante principalmente dall’emergenza alluvione del 15 settembre e dall’attività di verifica degli immobili dopo il sisma del 9 novembre 2022» spiegano i pompieri. Cresce del 34% il numero di chiamate per incendi boschivi, con circa 30 ettari di colture e sterpaglia in fiamme e 11 ettari di verde andati in fumo.

Tra le particolarità, un intervento affidato al Nucleo Nbcr (Nucleare, Biologico, Chimico, Radioattivo): si tratta del caso del container radioattivo individuato ad aprile nel porto di Ancona, quando i pompieri dovettero intervenire per isolare una sorgente in Cobalto 60. E tutto questo, i vigili del fuoco di Ancona l’hanno fatto sotto organico. Sia sul fronte amministrativo - dove la carenza di personale raggiunge il 40% -, sia sul fronte operativo. «La carenza è pari all’8% rispetto all’organico teorico, ovvero 229 unità invece alle 248 previste» scrivono i vigili. Più gravi le mancanze di personale qualificato: 92 unità rispetto alle 118 previste, ovvero il 22% in meno. «Ma comunque riusciamo sempre a svolgere le attività nei tempi previsti» sottolinea, qui con un po’ d’inevitabile orgoglio, il comandante Patrizietti. Perché, come recita un famoso canto: «Il pompiere paura non ne ha».

© RIPRODUZIONE RISERVATA