ANCONA Quindici giorni di sospensione, senza l’obbligo di frequenza. Il consiglio di classe ha deciso: la bulla del Rinaldini deve stare a casa, sia pure per un breve periodo. È la soluzione che preside e professori - secondo quanto si apprende da fonti dell’Usr - hanno ritenuto migliore per la 15enne denunciata per aver schiaffeggiato una compagna di scuola, di un anno più piccola, spegnendole una sigaretta sulla guancia.
Niente espulsione dalla scuola, dunque: un provvedimento così drastico avrebbe richiesto il parere del consiglio d’istituto.
La paura
La 14enne, infatti, si è chiusa in casa da martedì scorso, quando è stata malmenata e umiliata all’esterno del Rinaldini dalla bulla che l’aveva messa nel mirino già ai tempi delle medie. Dopo le botte, era finita al pronto soccorso. I medici l’avevano dimessa con 5 giorni di prognosi per i segni di bruciatura sul volto. Poi era scattata la denuncia ai carabinieri da parte dei genitori. Oggi, teoricamente, la liceale potrebbe rientrare a scuola, a meno che il periodo di convalescenza non sia stato prorogato e sempre che sia riuscita a superare il trauma. «Ha paura di incrociare di nuovo quella ragazza, è molto provata», aveva raccontato al Corriere Adriatico la madre della 14enne. Per convincerla a riprendere le lezioni in presenza basterà la sospensione per 15 giorni della baby bulla?
E quando la punizione sarà cessata, che succederà? Intanto, è stato ripristinato l’ordine naturale delle cose: la vittima a scuola (se lo vorrà), la spaccona a casa. In ogni caso, l’istituto è pronto a sostenere la prima con tutti gli strumenti a disposizione, dalla Dad alle interrogazioni programmate, fino agli orientatori scolastici. E si è attivato anche con la famiglia della 15enne responsabile di una serie di comportamenti borderline in classe, così gravi da aver accumulato già diverse note disciplinari dall’inizio dell’anno scolastico: è stata interessata le rete dei servizi sociali per tutelare l’adolescente e garantirle il necessario sostegno psicologico, nell’ottica di un suo recupero, anche per scongiurare un eventuale abbandono degli studi.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout