Ancona, la sfida del turismo comincia dal Guasco: «Le priorità: anfiteatro e Bar del Duomo». Silvetti in tour tra i siti storici

«Dobbiamo velocizzare i lavori e pensare già alla prossima estate»

Ancona, la sfida del turismo comincia dal Guasco
Ancona, la sfida del turismo comincia dal Guasco
di Federica Serfilippi
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Mercoledì 5 Luglio 2023, 01:00 - Ultimo aggiornamento: 12:35
NCONA «Il turismo è il primo punto all’ordine del giorno di questa amministrazione, vogliamo accelerare i progetti di riqualificazione per poter gettare le basi sulla promozione estiva del 2024. Cosa aprirei subito se potessi farlo con uno schiocco delle dita? Il Bar del Duomo e l’anfiteatro romano». Dopo il sopralluogo al Parco del Cardeto, ieri seconda tappa del sindaco Silvetti, accompagnato dall’ufficio tecnico e da parte della giunta nella zona simbolo del centro storico: il Guasco.


Le fermate


Il sopralluogo è stata l’occasione per vedere, di fatto, lo stato dei cantieri in corso (targati Mancinelli) e valutare eventuali interventi. Prima fermata: la scalinata che collega via Birarelli a via Pizzecolli. Un progetto, da 470mila euro andato avanti tra mille difficoltà e a singhiozzi. La deadline è fissata per l’autunno. In pieno fermento i cantieri per il sacello medievale e la Casa del Capitano, inseriti nel progetto dell’Iti Waterfront da 2,2 milioni di euro. Il completamento del restyling del percorso storico-archeologico è slittato dal 2024 al 2026. E ancora: la visita nei locali del basamento del Palazzo degli Anziani, l’urban center: «Potrebbe essere un punto di informazione turistica, perché è strategico, si trova nel cuore del centro storico, tra il porto e la zona archeologica» ipotizza Silvetti, che punta a rendere le attrazioni «accessibili e fruibili, dando loro un circuito logico. Deve essere un percorso turistico continuo», basato sul «decoro e la restituzione alla città degli angoli oggi preclusi». 


Il target


Si lavora oggi per pensare al 2024: «Dobbiamo prendere ciò che di buono c’è dal passato e velocizzare la cantieristica per immaginare la promozione turistica del 2024».

Quando, si spera, l’anfiteatro possa essere aperto in maniera regolare. In merito alla fruizione del gioiello, oggi pomeriggio il sindaco incontrerà la Soprintendenza. L’auspicio è trovare un punto di incontro come fatto per la chiesetta di Portonovo e puntare sulla spinta dell’associazionismo, a cui sarebbero affidati «la custodia e la promozione turistica, da portare avanti nel tempo. Per gli eventi ci sono gli enti culturali preposti». Due i progetti nuovi su cui sta lavorando l’amministrazione. In primis, come spiegato dall’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Tombolini, c’è la realizzazione di un parcheggio da 55 posti auto in via Birarelli. Sorgerebbe in un’area di proprietà del Demanio, già utilizzata per i veicoli della Soprintendenza e dei residenti. Il Comune dovrebbe occuparsi dei lavori di restyling e di messa in sicurezza dell’area sosta. 

I locali dell'ex Fermi


Altro fronte: spacchettare i locali che si trovano nel mega complesso dell’ex scuola Fermi, frutto di un fallimento, «per abbassare i costi di interventi dei privati». L’uso finale? «Residenziale» ha precisato Tombolini. Al tour ha partecipato anche l’ex sindaco Renato Galeazzi, residente al Guasco: «In altre città italiane, il centro storico è immacolato. Qui no. Questa zona va cullata e valorizzata, serve una sensibilità diversa e aperta al turismo». 

 

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