Voto 2 e la testa china sul banco poi il volo dal terzo piano del liceo. Lo studente di 14 anni resta grave ma migliora

Il 2 e la testa china sul banco poi il volo dal terzo piano del liceo. Studente grave, ma migliora
Il 2 e la testa china sul banco poi il volo dal terzo piano del liceo. Studente grave, ma migliora
di Federica Serfilippi
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Lunedì 19 Febbraio 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 06:59

ANCONA «La professoressa di matematica è sotto choc. Ma del resto lo siamo tutti». Con la voce ancora strozzata dal dolore la preside Maria Alessandra Bertini prova a definire lo sgomento di tutta la comunità scolastica per quanto accaduto sabato mattina, quando uno studente 14enne del liceo Savoia è caduto dalla finestra del terzo piano. Si è sfiorata la tragedia. Il ragazzo è sopravvissuto al volo di una decina di metri, riportando fratture multiple tali da riservare la prognosi e rendere necessario il ricovero nel reparto di Rianimazione di Torrette. 

 
La ricostruzione


 

Il dramma si è consumato quando era suonata da pochissimo la campanella della ricreazione, attorno alle 11.20.

La professoressa di matematica era ancora all’ingresso dell’aula, intenta a parlare con alcuni studenti. «La docente è molto scossa» ha detto la preside. Sia lei che la prof di matematica sono già state ascoltate dai carabinieri. Poco prima della caduta, il ragazzino era stato interrogato.

L'esame orale non ha avuto un esito positivo, anzi. Stando a quanto emerso finora, avallato da fonti investigative e dai testimoni sentiti nell'immediato, il 14enne avrebbe rimediato un 2 e una nota di rendimento a certificazione della scarsa preparazione all'argomento dell'interrogazione. Quel voto, che sarebbe stato annunciato davanti a tutta la classe e probabilmente non ancora registrato, deve aver fatto scattare qualcosa nell'animo del ragazzo. Che, peraltro, era reduce da una settimana di assenza perché fuori città con la famiglia. 


Sta di fatto che, almeno questa è la ricostruzione degli inquirenti, dopo l'interrogazione è tornato al suo posto, mettendo la testa china sul banco. Un segno di prostrazione. Si sarebbe sentito deluso, amareggiato, forse umiliato dal votaccio. Lui che, stando a quanto riferito dalla preside, non aveva preso neanche un'insufficienza nella pagella di fine quadrimestre. 

Il messaggio


Prima del volo choc, il 14enne avrebbe impresso un messaggio sul quaderno, un mix di rabbia e vergogna: «Mi sento un fallito, vi voglio bene». Lo scritto, così come il cellulare lasciato sul banco sono stati sequestrati dai carabinieri, che seguono le indagini. Tutti gli accertamenti finiranno sul tavolo della procura. Da ricostruzione in maniera scrupolosa non c’è solo uno squarcio di disperazione. È probabile che i carabinieri intendano riavvolgere il filo del dramma, andando a scandagliare la abitudini didattiche di quella classe.

Prognosi riservata

Ieri il 14enne era ancora ricoverato in prognosi riservata a Torrette: le sue condizioni sono stabili ma buone. Ha superato la notte di sabato senza criticità. Deve fare i conti con un trauma toracico e fratture al bacino e a un piede. Oggi, ci sarà un altro duro scoglio per i suoi compagni: il rientro in aula. «Si tratta di una classe molto coesa. Gli alunni avranno supporto psicologico» diceva ieri la preside. In aula, dopo il volo choc, sono scese le lacrime per un gesto tanto drammatico, quanto allarmante per il contesto socio-educativo in cui navigano, a volte senza troppi punti di riferimento, gli adolescenti. 

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