La stazione marittima dimenticata
hotel a cielo aperto degli sbandati

La stazione marittima dimenticata hotel a cielo aperto degli sbandati
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Martedì 29 Novembre 2016, 10:03
ANCONA - C’era una volta la stazione marittima, meta abituale di oltre 600 pendolari che qui, ogni mattina, arrivavano dall’hinterland per motivi di lavoro e di studio. Oggi del vecchio capolinea, chiuso nel dicembre del 2015 tra mille polemiche, sono rimasti soltanto lo scheletro e il ricordo. Un luogo destinato all’abbandono, che però ancora vive grazie a sbandati, tossici e clochard, pronti ad invadere il dismesso scalo con il loro carico di coperte, materassi e tutto l’occorrente per sopravvivere all’addiaccio.

Di questo dormitorio a cielo aperto si è accorta la polizia che l’altra notte è intervenuta per allontanare alcuni soggetti sorpresi a bivaccare alla stazione marittima. Gli agenti delle Volanti si sono imbattuti in 4 stranieri, due tunisini e due indiani, che dormivano a terra o sopra le panchine, sdraiati su letti improvvisati fatti di materassi sgangherati e stracci. Tutt’attorno, resti di cibo, cartoni di vino e bottiglie di birra, segno evidente che quella era ormai divenuta la loro casa. Un ostello senza mura, ma con splendida vista mare: all’orizzonte, Porta Pia e il golfo, dall’altra parte San Ciriaco illuminato d’oro. I due tunisini, di 49 e 34 anni, avevano precedenti per furti e spaccio e non avevano permesso di soggiorno. Per loro è scattato il decreto di espulsione dall’Italia.

Anche i due indiani sono stati denunciati per invasione di edifici. Per ora nessuno si è azzardato a penetrare negli edifici dell’ex capolinea, opportunamente sigillati (anche se per una toilette l’accesso è libero), ma la stazione marittima rischia di diventare terra di conquista per disperati. Al momento non esiste un progetto di riqualificazione dell’area dismessa dal dicembre 2015, quando il consiglio regionale, dopo un tempestoso dibattito, decise di bocciare la mozione presentata dal M5S contro la soppressione che non va esattamente nell’ottica di un incentivo all’utilizzo dei mezzi pubblici e per questo ha suscitato un mare di polemiche.
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