Sosta selvaggia, il Tar condanna il Comune di Ancona: i nuovi assessori hanno sei mesi per risolvere la grana

Sosta selvaggia, il Tar condanna il Comune di Ancona: i nuovi assessori hanno sei mesi per risolvere la grana
Sosta selvaggia, il Tar condanna il Comune di Ancona: i nuovi assessori hanno sei mesi per risolvere la grana
di Stefano Rispoli
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Giovedì 15 Giugno 2023, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 11:26

ANCONA - Tra le prime grane che la nuova giunta di Daniele Silvetti dovrà affrontare c’è il caso della sosta selvaggia tra via della Catena e via della Loggia. Un’incombenza inderogabile, visto che è stato proprio il Tar ad imporre la deadline: entro 180 giorni dalla nomina dei nuovi assessori, annunciata per oggi, il Comune dovrà risolvere il contenzioso con un residente l’ha citato in giudizio. 

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L’istanza

Nell’istanza presentata il 13 ottobre scorso, il ricorrente aveva chiesto al Comune di adottare i provvedimenti necessari per tutelare la regolarità del traffico e la pubblica incolumità in via della Catena, stradina senza sbocco sotto piazza del Papa e larga meno di 5 metri.

Qui le auto parcheggiano ovunque, specie nel weekend, tanto da rendere pericoloso il passaggio dei pedoni e l’uscita delle auto dal garage. 

La segnaletica

Secondo quanto rilevato nel ricorso dall’avvocato Andrea Filippini, vi sono tre cartelli di divieto di fermata e due di divieto di sosta, ma nessuno li rispetta: c’è chi parcheggia anche in concomitanza dell’incrocio, per cui chi esce dal garage di via della Catena rischia spesso di andare incontro a un incidente o di investire qualcuno. «Il conducente che vuol vedere chi proviene dal lato sinistro deve in pratica invadere via della Loggia per circa due metri, quasi alla cieca» si evidenziava nel ricorso. E «l’unica possibilità per vedere chi viene dal lato sinistro - è specificato nell’atto - è di entrare in via della Loggia con l’auto di traverso, manovra possibile solo in assenza di altre auto sull’incrocio che, in violazione del Codice della strada, sono sempre presenti». Colpa, questa, anche dei presunti mancati controlli della polizia locale, «nonostante le numerose richieste di intervento fatte anche da altri residenti». Secondo il ricorrente, la situazione è peggiorata a causa del mancato riposizionamento di un cartello di divieto di accesso su via della Catena, sparito dopo i lavori di restyling di via della Loggia. Lo scorso 7 giugno, nella discussione orale in camera di consiglio, i difensori delle parti hanno dato atto di recenti contatti avvenuti tra il ricorrente e i dirigenti comunali competenti, che però non sono sfociati nell’adozione di specifici provvedimenti per via delle elezioni e del cambio di governo cittadino. 

L’impegno 

Il Comune si è dichiarato disponibile ad esaminare l’istanza in base agli indirizzi che saranno dettati dalla nuova Giunta. Per questo il Tar ha accolto il ricorso, condannando il Comune a provvedere alla messa in sicurezza di via della Catena, ad avviare il procedimento dopo l’insediamento degli assessori e a concluderlo entro 180 giorni, senza necessità di nominare un commissario ad acta com’era stato richiesto nel ricorso. 

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