Ancona, il rettore della Politecnica delle Marche Gregori: «Siamo penalizzati dai pochi studentati». A settembre nuovi posti letto. I video

Il rettore della Politecnica delle Marche Gregori: «Siamo penalizzati dai pochi studentati. Così proprio non va»
Il rettore della Politecnica delle Marche Gregori: «Siamo penalizzati dai pochi studentati. Così proprio non va»
4 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Luglio 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 11:18

ANCONA Sedicimila studenti che dovrebbero essere accolti da una città - almeno sulla carta - universitaria. Sono gli iscritti alla Politecnica delle Marche, un’eccellenza a livello nazionale, inserita da Alma Mater al 4° posto nella classifica italiana per tasso di occupazione e al 5° dal Censis nella classifica generale dei medi atenei del Belpaese. Avrebbe tutte le carte in regola per diventare un polo attrattivo anche per giovani che arrivano dall’estero. Ma ad azzoppare il cavallo di razza è un problema cronico del capoluogo: la penuria di posti letto per ospitare gli studenti che si affacciano su Ancona

I video


Le classifiche

«Uno dei parametri che ci penalizza, per esempio, nelle classifiche del Censis è il rapporto svantaggioso tra iscritti e numero di posti negli studentati - conferma il rettore Gian Luca Gregori -. Da questo punto di vista, siamo la peggior Università nelle Marche e sicuramente non brilliamo a livello nazionale. Questo ci penalizza, pur non essendo un parametro che dipende da noi, né dall’attuale amministrazione della città». Riavvolge il nastro: «È chiaro che, nel tempo, una politica per incrementare il numero degli alloggi qualcuno l’ha fatta e qualcuno no. Mentre altre Università hanno realizzato e avuto molto in questo senso, la nostra no». Una zavorra che potrebbe aver limitato le potenzialità di crescita della Politecnica perché, come ricorda Gregori, «gli studenti scelgono le Università per le competenze, ma anche per l’accoglienza che la città che le ospita ha nei loro confronti. Sia per gli studenti italiani che per quelli che vorremmo far arrivare dall’estero». Ma al j’accuse fa seguire anche la ricetta per sanare il vulnus in prospettiva. «Insieme all’amministrazione Silvetti e all’Erdis stiamo cercando di trovare soluzioni molto pratiche, lavorando su studentati diffusi, così da aumentare il numero di posti.

Quest’anno abbiamo avuto un incremento di matricole per niente scontato e anomalo rispetto a quanto si è verificato a livello nazionale: un patrimonio che dobbiamo salvaguardare». Ancona può al momento contare su circa 430 posti per gli universitari, ma altri ne stanno arrivando. In dirittura d’arrivo, per esempio, c’è lo studentato di via Monte Marino, con l’edificio passato dalla Curia sotto la gestione dell’Erdis, l’Ente regionale per il diritto allo studio che si occupa degli studentati. 

I progetti

«Parliamo di 76 posti letto in più che immetteremo sul mercato già a settembre, per l’inizio del prossimo anno accademico - fa sapere Michele Pompili, responsabile del servizio Lavori pubblici dell’Erdis -. Poi ci sono altri progetti di medio periodo e l’obiettivo è quello di arrivare ad un totale di 1000 posti letto entro cinque anni». Tra i progetti di medio periodo, il restyling dello studentato di Vicolo della Serpe: 91 posti per un investimento da 8,5 milio di euro. «L’Erdis ha redatto il progetto esecutivo e lo ha inviato al Miur per ottenere il finanziamento - aggiorna la road map Pompili -. La graduatoria sarebbe dovuta uscire nel settembre del 2022, ma non è più stata pubblicata. Gli ultimi aggiornamenti parlano del prossimo ottobre: ottenuto il finanziamento, quei 91 posti sarebbero realizzabili in un paio d’anni». C’è poi il progetto all’ex Deposito Derrate, al Cardeto, con un piano da 5,7 milioni. Il progetto esecutivo è rientrato nella graduatoria utile per ottenere il cofinanziamento, al 50%, da parte del Miur. I tempi dell’attesa non sono certi, manca il decreto di assegnazione. Il risultato finale, invece, sì: 59 posti letto, divisi in 35 stanze, distribuite su tre piani. Infine, il piano di uno studentato all’ex Caserma Fazio: 49 posti letto per un investimento da 2,8 milioni di euro. Se si riuscisse a portare a casa il tris, per Ancona sarebbe una boccata d’ossigeno non da poco. Ma se quello degli studentati è il problema numero uno, il rettore Gregori ne mette a fuoco anche altri: «Servono luoghi di aggregazione che dobbiamo sviluppare e far crescere». E ancora: «C’è il tema dei trasporti. Su questo stiamo lavorando per agevolarne quanto più possibile l’utilizzo. Come Università già finanziamo 50 euro per ogni abbonamento e una delle nostre proposte è che studenti e studentesse con un Isee basso possano non pagare». Per una città più a misura di universitario.

© RIPRODUZIONE RISERVATA