Mantenere e attrarre per un nuovo futuro. La formula di Gian Luca Gregori si appella al principio della solidità. «I processi di innovazione, sia pure nella continuità - è il suo enunciato - sono fondamentali per consentire nuovi entusiasmi e nuovi approcci».
Il rettore della Politecnica dilata il concetto, fino a farne attualità, cronaca: «In periodi di grande trasformazione e di notevole complessità, la stabilità risulta fondamentale». A questo punto trasla l’idea: «In tal senso si colloca la rielezione del presidente Mattarella, che potrebbe consentire all’attuale governo di continuare a operare». Elenca le partite aperte, che è vietato perdere. «Certezze le attendono i mercati, l’Unione europea e la società nel suo complesso e anche le Università, impegnate in questa fase nei vari progetti del Pnrr, il Piano nazionale di resistenza e resilienza, che peraltro richiede la realizzazione di molte note riforme». La dimostrazione del suo teorema è nel sentire di chi del futuro è l’essenza: «Certezze le attendono le studentesse e gli studenti, che devono essere sempre al centro del nostro agire». Il persistere del Mattarella-bis.