Dalla rapina al fendente per la droga: una sfilza di guai per il bullo irriducibile

Dalla rapina al fendente per la droga: una sfilza di guai per il bullo irriducibile
Dalla rapina al fendente per la droga: una sfilza di guai per il bullo irriducibile
di Federica Serfilippi
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Domenica 3 Settembre 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 14:12

ANCONA Le rapina a un gruppo di ragazzini sotto i portici di piazza Cavour, spalleggiato da un un altro bullo, poi la coltellata a una festa per avere i soldi - questa la ricostruzione della polizia - della droga venduta a un 16enne. Si allunga la striscia di guai per il 19enne di origine sudamericana fermato venerdì dalla Squadra Mobile dopo il party in una villa della Baraccola finita nel sangue. Il giovane è stato inizialmente denunciato per tre reati: detenzione ai fini di spaccio, perché durante la perquisizione domiciliare gli agenti hanno trovato 45 grammi di hashish, tentata estorsione e lesioni aggravate. Queste ultime due contestazioni hanno per vittima il 16enne anconetano rimasto ferito alla schiena dal coltello impugnato, per l’accusa, dal sudamericano. 

 
Un’altra accusa


Ieri, all’aggressore è stata notificata un’altra denuncia per cessione di stupefacenti.

Gli agenti della Squadra Mobile hanno infatti ricostruito il contesto che ha portato alla violenza esplosa al party. Stando all’ipotesi investigativa, il 19enne avrebbe ceduto droga (probabilmente hashish) al minorenne. Quest’ultimo, però, non avrebbe mai pagato l’acquisito. Di qui, il regolamento di conti all’interno della villa, terminato con il ferimento alla schiena del più giovane. La cifra richiesta dal 19enne si sarebbe aggirata attorno ai 200 euro. Ieri, al sudamericano è arrivata anche la notifica dell’avviso orale dal questore Capocasa: un invito a cambiare immediatamente condotta. 


Il minorenne, che ha dovuto subire un piccolo intervento per mettere i punti e arginare la ferita, è ancora ricoverato all’ospedale di Torrette. La prognosi iniziale è di 10 giorni. Fortunatamente, non è mai stato in pericolo di vita. Il fendente ha toccato il muscolo, ma non è andato in profondità. L’arma dell’aggressione non è stata trovata: il 19enne se ne sarebbe sbarazzato dopo aver lasciato la festa. 


Il blitz sotto i portici


Nonostante la giovane età, il sudamericano è già un volto noto alle forze dell’ordine. Tanto che il 3 ottobre dovrà comparire davanti al gup del Tribunale dei Minorenni per un fatto accaduto quanto aveva 17 anni. Risale al 30 agosto del 2021 e in quell’occasione, stando alla ricostruzione accusatoria, era andata in scena una rapina ai danni di tre ragazzini, sotto i portici di piazza Cavour. Ad agire sarebbero stati il sudamericano e un altro ragazzino che, all’epoca, aveva solo 15 anni e che ora è recluso in carcere dopo aver subito una condanna a due anni e mezzo per un’altra rapina, avvenuta nei bagni pubblici di piazza Roma. 


Per quanto riguarda l’episodio di piazza Cavour, era avvenuto proprio davanti a un Kebab, dove stavano pranzando tre quindicenni. Stando al quadro accusatorio, i due bad boys si erano avvicinati con la scusa di chiedere due euro per comprare una bottiglietta d’acqua. Alla risposta negativa, un ragazzino era stato preso per il collo e rapinato del portafoglio. A un altro gli avevano strappato il borsellino dalle mani. 

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