Ancona, quanti ruderi a caccia di un futuro: il Comune svende Villa Colonnelli

Ancona, quanti ruderi a caccia di un futuro: il Comune svende Villa Colonnelli
Ancona, quanti ruderi a caccia di un futuro: il Comune svende Villa Colonnelli
di Antonio Pio Guerra
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Aprile 2024, 01:15 - Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 07:06

ANCONA Un tempo ospitò anche il Re d’Italia mentre oggi vale poco più di un trilocale a Vallemiano. Che mesto destino per Villa Colonnelli, la storica residenza nobiliare di Posatora che presto arriverà sul mercato a poco meno di 200mila euro. Due spicci per 429 metri quadri immersi nel verde e affacciati sul mare. L’annuncio - contenuto nel Piano delle alienazioni del Comune - fissa il prezzo di partenza a 195mila euro. Abbandonata da anni, Villa Colonnelli è oggi niente più che un rudere immerso nelle erbacce, con le persiane scardinate e gli interni saccheggiati dai vandali. 


La sicurezza

Un parco giochi per amanti dell’esplorazione urbana e per chi è alla ricerca di un luogo tranquillo e lontano dagli sguardi indiscreti.

Come dimostra il grosso buco nella rete d’accesso e che bypassa i cancelli chiusi dai lucchetti. Da fuori si vede poco ma i graffiti sui muri e sulla facciata lasciano intendere che qualcuno c’è passato, ed anche recentemente. Rischiando, oltretutto, di farsi male. Sopravvissuta ai terremoti del 2016 e del 2022, non è dato sapere quanto la struttura sia stabile. Il muro di cinta esterno, ad esempio, è crollato. Parlando di ville arriviamo anche a Villa Beer. Già sede dell’Istao e di una biblioteca, è chiusa dal 2016, quando fu danneggiata dal sisma. Diversi ingressi sono stati murati o protetti con dei robusti cancelli ma non è detto che basti a scoraggiare qualche avventuroso di passaggio, forte di una pace che permette di agire con serenità. Anche per Villa Beer si è tentata la strada della cessione ad un privato. Un imprenditore nel settore della consulenza aziendale era anche stato a visitarla perché pensava di farci la sua nuova sede operativa ma poi non se n’è più fatto niente. Troppo importanti i danni, troppo alto il prezzo oppure entrambi. La mappa dell’abbandono, però, va ben oltre due vecchie tenute. Ci sono la Caserma Stamura ed i casermoni al Pincio, l’ex Centrale del Latte, i Mutilatini e l’ex Angelini - ad esempio. Di alcuni sappiamo già il futuro ma - per adesso - restano dei ruderi. Per la gioia dei ragazzini che spesso ci organizzano i loro festini privati. Come successe qualche mese fa sul tetto dell’ex Assam, di nuovo a Posatora. La competenza, però, in questo caso è della Regione Marche. Chiuso da oltre dieci anni, l’accesso per gli intrusi è garantito da un vistoso buco nella recinzione perimetrale che resiste dopo mesi di segnalazioni. Tanto che dentro, oltre i vetri spaccati, si vedono graffiti sui muri e tende o striscioni usati per ripararsi dalla luce. Col rischio che qualche vetro rotto, sospeso al quarto piano, si trasformi prima o poi in una letale ghigliottina per il malcapitato di turno. 

A macchia d’olio

Il degrado passa anche per il centro, ovvero per corso Stamira. Sappiamo che presso l’ex Casa del Mutilato nascerà presto un resort di lusso ma - di nuovo - ad oggi non c’è più che un palazzone abbandonato ed annerito dallo smog. Ma bisogna anche ricordarsi che certe tragedie sono ben più di un’ipotesi remota, come testimonia il cedimento di una casa abbandonata che a Nuoro, nel giorno di Pasquetta, è costato la vita a due ragazzini. 

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