ANCONA La Ztl? Le telecamere? Sarà per il prossimo anno, forse. Per quest’estate, rispetto agli annunci di un anno fa, il Comune si limiterà ad attivare una Zac (Zona ad accesso controllato), leggasi controllo manuale delle targhe nei giorni di maggiore affollamento, consentendo solo agli autorizzati di scendere a valle. Niente varchi, niente spycam intelligenti: non ci sarebbe nemmeno il tempo materiale, ormai. Piuttosto, l’Amministrazione punta a potenziare le navette e ampliare la disponibilità di parcheggi a monte, raddoppiando l’area del park Pieri, ammesso che il Parco del Conero dia l’ok. Basterà a mitigare il caos auto nella baia?
La strategia
Controlli soft, dunque.
La soluzione
Sarà una soluzione «a basso impatto tecnologico» anticipa l’assessore. Niente sbarre o telecamere: ci si affiderà perlopiù all’occhio vigile della polizia locale. «La Zac sarà pronta per giugno ma sarà solo una sperimentazione» precisa l’assessore alla Mobilità. Verrà inoltre delimitato il perimetro d’azione del provvedimento, soprattutto sul fronte temporale. Di sicuro non partirà a maggio, più probabilmente tra giugno e luglio per coprire ovviamente agosto. Sarà attiva «i sabati e la domenica, all’occorrenza durante la settimana» immagina inoltre Zinni. Anche gli orari potrebbero essere limitati, visto che la situazione traffico rimane solitamente critica fino alle 19. Per ora non ci sono ancora molti dettagli sul sistema che verrà adottato visto che sono ancora in corso le interlocuzioni con gli operatori che dovranno poi presentare le loro considerazioni in merito alla proposta avanzata dal Comune. «Si potrà scendere giù fino alla capienza massima» fa Zinni. Un’eccezione sarà fatta per «dimoranti, residenti, fornitori» ed anche (pare) per stagionali o semplicemente per chi ha prenotato un tavolo o un ombrellone.
Il modello
Secondo il modello allo studio del Comune, spetterà alle singole attività commerciali l’onere di comunicare la targa dell’auto dei clienti che verrà quindi fatta scendere fino a valle. Più libertà, inoltre, dovrebbe essere concessa alle due ruote. Ma resta il dubbio: già in passato si erano create code sulla provinciale a causa dei controlli a monte. Stessa spiaggia, stesso mare?