Più posteggi ma niente Ztl: solo un check delle targhe. Portonovo, resterà il caos auto?

Alla Baia slitta l’ipotesi delle telecamere, controlli nei giorni più affollati Passerà chi ha una prenotazione. Zinni: «Aumentiamo i parcheggi a monte»

Più posteggi ma niente Ztl: solo un check delle targhe. Portonovo, resterà il caos auto?
Più posteggi ma niente Ztl: solo un check delle targhe. Portonovo, resterà il caos auto?
di Antonio Pio Guerra
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Sabato 23 Marzo 2024, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 11:22

ANCONA La Ztl? Le telecamere? Sarà per il prossimo anno, forse. Per quest’estate, rispetto agli annunci di un anno fa, il Comune si limiterà ad attivare una Zac (Zona ad accesso controllato), leggasi controllo manuale delle targhe nei giorni di maggiore affollamento, consentendo solo agli autorizzati di scendere a valle. Niente varchi, niente spycam intelligenti: non ci sarebbe nemmeno il tempo materiale, ormai. Piuttosto, l’Amministrazione punta a potenziare le navette e ampliare la disponibilità di parcheggi a monte, raddoppiando l’area del park Pieri, ammesso che il Parco del Conero dia l’ok. Basterà a mitigare il caos auto nella baia?

La strategia

Controlli soft, dunque.

E non tutti i giorni, ma solo nei momenti più critici della giornata e più caldi dell’estate. Il progetto più consistente riguarda il park Pieri, di fronte allo stradello di Mezzavalle. Dai 230 posti attuali l’obiettivo è raddoppiare fino a 465. «Siamo in conferenza di servizi con la Provincia e col Parco del Conero» spiega il vicesindaco Giovanni Zinni. «Stiamo giungendo al termine e a breve ci sarà l’ultimo incontro - continua - dopodiché tutti sapranno cosa devono fare dal punto di vista progettuale». Decisivo sarà il parere del Parco del Conero: già in passato l’Ente aveva bocciato la proposta del raddoppio per proteggere la fauna locale, come rospi smeraldini e succiacapre. Il cambio al vertice del Parco porterà alla revisione delle vecchie sentenze? Del resto, i 230 posti in più al Pieri fanno gola un po’ a tutti, dagli operatori della baia all’amministrazione alle prese col caos traffico. Ad oggi - oltre ai circa 200 posti del Pieri - Portonovo offre altri 285 posteggi a monte (l’area della cantina Polenta) ed altri 345 a valle (tra Lago grande, Torre e Lago piccolo). C’è poi il capitolo dei parcheggi riservati: a valle ce ne sono 380 di proprietà dei vari stabilimenti balneari ed altri 330 delle strutture ricettive e del campeggio. Facendo un rapido calcolo, parliamo di circa 600 posti pubblici ed oltre 700 stalli con un proprietario. C’è poi il nodo della regolamentazione dell’accesso alla baia. L’ipotesi di una Ztl, almeno per quest’estate, è stata accantonata. Al suo posto arriverà la Zac, ovvero una zona ad accesso controllato.

La soluzione

Sarà una soluzione «a basso impatto tecnologico» anticipa l’assessore. Niente sbarre o telecamere: ci si affiderà perlopiù all’occhio vigile della polizia locale. «La Zac sarà pronta per giugno ma sarà solo una sperimentazione» precisa l’assessore alla Mobilità. Verrà inoltre delimitato il perimetro d’azione del provvedimento, soprattutto sul fronte temporale. Di sicuro non partirà a maggio, più probabilmente tra giugno e luglio per coprire ovviamente agosto. Sarà attiva «i sabati e la domenica, all’occorrenza durante la settimana» immagina inoltre Zinni. Anche gli orari potrebbero essere limitati, visto che la situazione traffico rimane solitamente critica fino alle 19. Per ora non ci sono ancora molti dettagli sul sistema che verrà adottato visto che sono ancora in corso le interlocuzioni con gli operatori che dovranno poi presentare le loro considerazioni in merito alla proposta avanzata dal Comune. «Si potrà scendere giù fino alla capienza massima» fa Zinni. Un’eccezione sarà fatta per «dimoranti, residenti, fornitori» ed anche (pare) per stagionali o semplicemente per chi ha prenotato un tavolo o un ombrellone.

Il modello

Secondo il modello allo studio del Comune, spetterà alle singole attività commerciali l’onere di comunicare la targa dell’auto dei clienti che verrà quindi fatta scendere fino a valle. Più libertà, inoltre, dovrebbe essere concessa alle due ruote. Ma resta il dubbio: già in passato si erano create code sulla provinciale a causa dei controlli a monte. Stessa spiaggia, stesso mare?

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