Dai portici imbrattati alle fioriere-pattumiera: ma è questo il Corso che vogliamo?

Dai portici imbrattati alle fioriere-pattumiera: ma è questo il Corso che vogliamo?
Dai portici imbrattati alle fioriere-pattumiera: ma è questo il Corso che vogliamo?
di Martina Marinangeli
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Sabato 26 Agosto 2023, 01:35 - Ultimo aggiornamento: 11:35

ANCONA «L’amministrazione intende migliorare l’accoglienza di turisti e cittadini in tutta la città, iniziando dal corso principale». E ancora: «Andrà ripensato un nuovo arredo urbano e saranno eliminate le strutture indecorose sparse per la città». Queste esatte parole sono state messe nero su bianco nelle linee programmatiche della giunta Silvetti, il vademecum dei piani della nuova amministrazione che vede il decoro urbano tra i primi punti. 

La premessa


Va premesso che il new deal di Palazzo del Popolo è partito a giugno e in meno di tre mesi - di cui uno è l’anomalo agosto - non si può pretendere la luna.

Ma di passi avanti per riqualificare corso Garibaldi ed i suoi “satelliti” se ne sono visti pochi. All’appuntamento della Festa del Mare fissato per il prossimo weekend, dunque, si arriverà con la solita cartolina sdrucita di un centro che potrebbe dare decisamente molto di più. Come far tornare a brillare il corso principale, che è anche uno dei primi biglietti da visita della città per i turisti? 


Il pugno allo stomaco


Intanto, si potrebbe cominciare togliendo le «strutture indecorose», per usare le parole di Silvetti&co: quelle fioriere horror che costellano la passeggiata nel cuore di Ancona non dovrebbero trovare asilo in un centro città degno di questo nome. Surrogato di cassonetti e posacenere - anche nella parte che, si suppone, dovrebbe essere limitata alle piante e agli arbusti - con mozziconi di sigaretta, cartacce e bottiglie di acqua e birra accatastati all’ombra delle foglie. Toilette prediletta dei cani di passaggio. Sono un pugno allo stomaco.

Fino all’agosto del 2022, facevano il paio con quelle isole hi-tech antitesi stessa del senso del gusto. Poi, la precedente amministrazione, dopo i riflettori accesi dal Corriere Adriatico su quell’obbrobrio, aveva deciso di rimuoverle. Le fioriere avrebbero dovuto rappresentare il secondo step di quell’operazione “restituzione della dignità al corso”, ma sono ancora lì. Anche adesso che su Palazzo del Popolo batte un’altra bandiera. E continuano a deturpare la bellezza del corso. Che ha però anche altri punti ciechi. Come la voragine di degrado che ha preso il posto dell’Informagiovani in piazza Roma. O i portici di piazza Cavour, con graffiti che hanno ben poco a che fare con l’arte a sporcarne muri e colonne. Per intervenire, il Comune deve trovare un accordo con i privati, proprietari degli stabili.

L’assessore al Decoro urbano Daniele Berardinelli aveva fatto sapere che quella sarebbe stata una delle aree “pilota” della città in cui verrà condotto il test con l’azienda che si occupa della pulizia dei graffiti, annunciando però anche che questa passata di spugna non sarebbe arrivata prima di settembre perché, appunto, prima serve il disco verde dei privati. E così, chi farà la passeggiata da mare a mare il 2 e 3 settembre per assistere ai tanti eventi organizzati nel ricco cartellone della Festa del Mare, si ritroverà di fronte a questo scempio. Un discorso molto simile a quello che si può fare per la Galleria Dorica, dall’enorme potenziale inespresso.

Anche qui, tra scritte sui muri, incuria, e - ciliegina sulla torta - condizionatori a vista quello che potrebbe essere un gioiello cittadino resta invece un buco nero, anche per le attività che continuano a lasciare l’area per lidi migliori. Il sindaco Daniele Silvetti ha intenzione di mettere a disposizione fondi per incentivare gli interventi dei privati che sono proprietari degli stabili di piazza Cavour e della Galleria Dorica. Risorse che potrebbero trovare spazio nella prossima manovra di bilancio. Ma intanto, il binomio corso Garibaldi&decoro continua a latitare. In attesa del «nuovo arredo urbano» promesso dalla giunta.

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