ANCONA - Tutti assolti (e quattro prescrizioni per alcuni capi di imputazione). Nessuna condanna. È finito così il maxi processo sulle cosiddette "spese facili" del Consiglio Regionale delle Marche, nato per valutare la legittimità dei rimborsi ottenuti dai consiglieri e dai capigruppo dell'ottava e della nona legislatura.
Rimborsi per spese, diceva la procura, non direttamente collegate all'attività istituzionale o non adeguatamente giustificate.
È stato un processo lungo e complesso, partito inizialmente con 55 imputati, scesi a 38 dopo le prescrizioni stabilite nel corso del dibattimento e relative ai fatti degli anni 2008, 2009 e 2010. Erano rimaste in piedi accuse per spese del 2011 e 2012. La procura, durante la requisitoria, aveva chiesto la condanna per 31 imputati su 38.
ASSOLTI PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE
Luca Acacia Scarpetti
Fabio Badiali
Raffaele Bucciarelli
Gianluca Busilacchi
Giuseppe Canducci
Adriano Camela
Adriano Cardogna
Mirco Carloni
Guido Castelli
Graziella Ciriaci
Giancarlo D'Anna
Sandro Donati
Massimo Di Furia
Paolo Eusebi
Elisabetta Foschi
Enzo Giancarli
Paola Giorgi
Sara Giannini
Dino Latini
Marco Luchetti
Maura Malspina
Luca Marconi
Enzo Marangoni
Francesco Massi Gentiloni Silveri
Erminio Marinelli
Almerino Mezzolani
Giulio Natali
Rosalba Ortenzi
Fabio Pagnotta
Paolo Perazzoli
Paolo Petrini
Moreno Pieroni
Giuseppe Pieroni
Mirco Ricci
Angelo Sciapichetti
Danieli Silvetti
Gino Traversini
Umberto Trenta
PRESCRITTI per altri capi di imputazione
Massimo Di Furia
Francesco Massi Gentiloni Silveri
Sandro Donati
Mirco Ricci