ANCONA - Insegue due ladri fuori dal suo supermercato. Prima viene minacciato, poi investito con l’auto. Non demorde e continua a filmare tutto con il cellulare, riprendendo la coppia di banditi e la targa dell’auto usata per la fuga.
Dettagli fondamentali, che avevano consentito agli investigatori di stringere presto il cerchio attorno ai responsabili di quel furto sfociato in rapina. E, così, a processo c’è finita una coppia di etnia rom, lei di 25 anni e lui di 43. Ieri mattina, al termine del dibattimento, il collegio penale ha letto la sentenza: cinque anni di reclusione per ciascuno dei due imputati.
La testimonianza
A raccontare i fatti in aula è stato il titolare del supermercato di Collemarino che era stato preso di mira dai due ladri.
Lo scontro
La 25enne avrebbe detto al titolare di lasciarla stare, perché «era incinta». Ad andarle incontro era stata l’auto condotta dal 43enne. «Mi ha praticamente investito - ha continuato a dire la vittima - colpendomi all’altezza delle ginocchia. L’uomo è poi uscito dalla vetture, minacciandomi». Gli avrebbe detto: «Ti uccido». «E mi ha anche spintonato, per farsi largo e far entrare nell’auto la donna». Nonostante i momenti concitati, la paura e l’impatto avuto con l’auto dei due rom, il titolare del negozio aveva continuato a filmare, riprendendo sia i volti dei rapinatori che la targa delle vettura usata per la fuga. Il veicolo era sparito lungo la Flaminia. La denuncia era stata presa in carico della Squadra Mobile.
L’arresto
Venti giorni dopo l’episodio di Collemarino, la coppia era stata arrestata all’Aquila per una rapina simile. Dopo aver fatto incetta di generi alimentari in un supermercato, i rom si erano dati alla fuga sulla stessa auto ripresa a Collemarino, oltretutto cercando di investire la titolare del negozio e un poliziotto libero dal servizio che stava cercando di fermarli.