Ancona, dipendenti dei bus spiati: uno figurava in malattia, invece era con l’amante. Altri due andavano a pesca insieme: sospesi

Ancona, dipendenti dei bus spiati: uno figurava in malattia, era in fuga con l’amante. Altri due andavano a pesca insieme: sospesi
Ancona, dipendenti dei bus spiati: uno figurava in malattia, era in fuga con l’amante. Altri due andavano a pesca insieme: sospesi
di Stefano Rispoli
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Venerdì 13 Ottobre 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 15:06

ANCONA C’è chi faceva shopping o andava in palestra invece di accudire l’anziana madre disabile, ma intanto godeva dei permessi retribuiti previsti dalla legge 104. C’è anche chi arrotondava lo stipendio di notte, facendo l’autista per un’azienda di trasporti privata, salvo poi arrivare con le occhiaie, all’indomani, sul posto di lavoro. Ma il premio “furbetto dell’anno” l’ha vinto un dipendente che, durante un periodo di malattia, invece di stare a casa e curarsi, andava a trovare l’amante a Rimini. Storie che sembrano uscite da un filmetto della commedia all’italiana e che invece trapelano da Conerobus dove, tra centinaia di stakanovisti e lavoratori integerrimi, si nascondeva qualche marpione, convinto di poter fare i propri comodi senza essere mai “sgamato” dall’azienda partecipata dal Comune


I pedinamenti 

Ma i nodi (tutti?) sono venuti al pettine, grazie anche alle ricerche e ai pedinamenti condotti dai detective di un’agenzia privata a cui la Conerobus si è rivolta in passato, su ingaggio dell’ex presidente Muzio Papaveri.

Costo: 50mila euro annui, messi a bilancio. Soldi buttati, secondo i detrattori. Investimento efficace, per chi guidava l’azienda fino a pochi giorni fa, prima della costituzione del nuovo Cda e dell’arrivo del neo presidente Italo D’Angelo e dell’amministratore delegato Giorgio Luzi. Resta il fatto che la partecipata è riuscita a stanare alcuni dipendenti che godevano dei benefici della 104 ma in quelle giornate (pagate) di assenza dal lavoro tutto facevano fuorché assistere il padre o la madre disabili, almeno secondo l’accusa. Di qui, provvedimenti disciplinari e sanzioni. Due loro colleghi sono stati sospesi 6 giorni perché si erano messi in malattia, ma sono stati pizzicati ad andare a pesca insieme. Peggio è andata a un autista scoperto a lavorare, di notte, per conto di un’altra azienda di trasporti. Al mattino lo vedevano spesso stanco e provato. Così Conerobus ha avviato delle indagini ed è emerso che effettivamente aveva una doppia occupazione, circostanza ovviamente non consentita, se non altro per il grave pregiudizio potenziale per i passeggeri. A gennaio 2022 è scattato il licenziamento. Tra i molteplici casi che spuntano dal romanzo di Conerobus, scoperti proprio grazie ai serrati controlli interni, suscita ironia la storia dell’autista che, in malattia, si sottoponeva a cure particolari: le coccole dell’amante. Arrivava fino a Rimini per ricevere il trattamento benessere. Quelle assenze sospette, però, sono finite nel mirino degli 007 e, alla fine, anche il dipendente infedele (alla moglie, oltre che all’azienda) è stato scoperto e sottoposto a contestazione disciplinare. 

I furti

Furbastri, ma anche ladri. Come il 47enne che, armato di cacciavite, aveva l’abitudine di rubare le monete dalle macchinette che distribuiscono i biglietti a bordo dei bus. L’avrebbe fatto almeno 21 volte, secondo i poliziotti della Squadra Mobile che l’hanno denunciato. E così si sarebbe intascato 1.700 euro. Poi sono arrivate le dimissioni. Rischia il processo pure la cricca di una decina di persone che si sarebbero organizzate per stampare e vendere abusivamente duplicati di biglietti. Erano stati scoperti nell’aprile 2022, ma in quell’occasione era stato un passeggero, insospettito da un ticket anomalo, a indossare i panni del detective. 

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