La nuova balaustra è già in degrado, l'assessore Manarini: «La ditta sistemi o chiederemo i danni»

La nuova balaustra è già in degrado, l'assessore Manarini: «La ditta sistemi o chiederemo i danni»
La nuova balaustra è già in degrado, l'assessore Manarini: «La ditta sistemi o chiederemo i danni»
di Andrea Maccarone
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Lunedì 13 Marzo 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 15:54

ANCONA - «Non c’era bisogno che ce lo dicesse Giacomo Bugaro. Il Comune si è già mosso per prendere provvedimenti nei confronti dell’impresa Costruzioni Future che ha realizzato il rifacimento di via XXIX Settembre». Così l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Manarini replica alla critica avanzata dal Cfo di Imesa sulle condizioni incresciose in cui versa la balaustra a seguito del restyling. «Qualora la ditta non dovesse provvedere a rifare l’intero lavoro, o ad eliminarne i difetti - specifica Manarini -, se ne occuperà il Comune in danno all’impresa». 

 
Da qualunque parte la si legga, sarà comunque la Costruzioni Future a mettere mano al portafogli per rimediare all’increscioso inconveniente che si è venuto a creare.

Non solo un cantiere che è durato ben oltre i tempi previsti, ma pure realizzato non a regola d’arte, per usare un eufemismo. Oltre al danno, effettivamente, anche la beffa. Dunque il Comune non ci sta e prende subito provvedimenti per attuare una rivalsa sulla ditta appaltatrice responsabile della magagna.

L’unica incognita è sui tempi di realizzazione del lavoro-bis, perché prima bisognerà sciogliere il nodo di chi se ne occuperà, se il Comune o l’impresa. A quel punto si dovrà ridefinire la tabella di marcia dell’opera. Uno scivolone che non ci voleva proprio, ma del resto il restyling della passeggiata di via XXIX Settembre era già nato col piede sbagliato: i continui slittamenti sulla consegna dei lavori, le proroghe concesse, i richiami e le diffide da parte del Comune fino ad arrivare al punto che il rapporto tra amministrazione e ditta appaltatrice si è trovato sul ciglio del burrone. E’ bastato poco che non si arrivasse alla risoluzione del contratto. 


Gli altri interventi


Un dettaglio che da settimane sta attirando la curiosità dei passanti è il mancato completamento della pavimentazione ai piedi della balaustra. «È stata appaltata l’opera di rifacimento di tutta la pavimentazione del marciapiede contestualmente alla ripresa dei lavori Iti Waterfront per la posa dei pali dell’illuminazione - spiega Manarini - quindi sarebbe stato inutile completare il collegamento tra la balaustra e le mattonelle a terra». Ecco spiegato l’arcano di quei centimetri scoperti che, a dirla tutta, sono un pugno allo stomaco. Ma la spiegazione è più che chiara.

«Tra qualche settimana si comincerà con il rifacimento della pavimentazione e della balaustra da Porta Pia verso il Mandracchio - prosegue l’assessore con delega ai lavori pubblici - e contemporaneamente partiremo con la messa in posa della nuova illuminazione partendo da Porta Pia e via via venendo su fino alla statua di Traiano». Si provvederà a demolire il vecchio pavimento in mattonelle di cemento e «ne applicheremo uno nuovo e molto bello» assicura Manarini. Il progetto, inoltre, prevede il potenziamento del verde esistente con la piantumazione di alberi resistenti all’ambiente marino e l’installazione di nuovi arredi e sedute per la sosta vista mare nella piazzetta attorno alla statua di Traiano. 
 

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