Vandali spaccatutto al campo sportivo di Ancona: «Così è troppo, il Cus lascia la gestione»

Ai Saveriani bottiglie sparse e vetri rotti. Francescangeli: «Non faremo domanda per il nuovo bando»

Vandali spaccatutto al campo sportivo di Ancona: «Così è troppo, il Cus lascia la gestione»
Vandali spaccatutto al campo sportivo di Ancona: «Così è troppo, il Cus lascia la gestione»
di Antonio Pio Guerra
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Giovedì 15 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 07:39

ANCONA - «Adesso basta». La scure dei vandali è tornata ad abbattersi sul parco dei Saveriani, a Posatora. L’amara scoperta ieri pomeriggio, quando sul cellulare di David Francescangeli, presidente del Cus Ancona (la società che ha in gestione l’impianto) è arrivata la foto di un vetro rotto a sassate. La dinamica non lascia spazio a dubbi. «Abbiamo trovato per terra una pietra molto simile al buco e c’erano dei vetri rotti anche all’interno del locale» racconta Francescangeli.

Il precedente

L’ultimo atto vandalico ai danni del parco era avvenuto un anno fa, tra marzo ed aprile del 2023, anche se in passato era già successo altre volte.

Abbastanza da spingere la società ad una decisione drastica. «A giugno scadrà il bando di gestione dell’impianto sportivo e non credo che ci ripresenteremo» anticipa il presidente. Parla di impianto sportivo e non di parco perché nonostante l’apparenza, quel campo in terra battuta avvolto dagli alberi è considerato a tutti gli effetti un impianto. «E gli impianti sportivi non sono pubblici, a differenza dei parchi» nota Francescangeli. Che aggiunge: «La scelta di lasciare i Saveriani aperti è stata una nostra assunzione di responsabilità». Ad oggi, infatti, i cancelli sono sempre aperti e chiunque può entrare senza dover chiedere permessi o pagare affitti. «Infatti le entrate economiche sono pari a zero». Ma non era certo il lucro l’obiettivo. In passato il bando di gestione per questo parco sportivo è sempre andato deserto. «Sicuramente a giugno ci saranno altre società interessate - ipotizza Francescangeli - ma non so quale strada prenderà quell’impianto». Tradotto: «Il nuovo gestore si prenderà la responsabilità di lasciarlo aperto com’è adesso?».

Oltre il danno c’è la beffa. «Dovremo provvedere a mettere in sicurezza la finestra perché nel caso qualcuno si tagliasse, la colpa sarebbe nostra». In ogni caso, Francescangeli esclude il gesto mirato contro la sua società. «C’erano un paio di birre per terra, probabilmente è stata la bravata di un gruppetto di ragazzi» ipotizza. Bravata o meno, il danno resta. E non è soltanto il vetro rotto, che alla fine si aggiusta pure. Se il parco sportivo dei Saveriani dovesse chiudere, ecco che tanti ragazzi di Posatora non saprebbero più dove andare. Senza contare la disillusione di chi era disposto a fare qualche sacrificio per la propria comunità ed ora si trova costretto a fare un passo indietro a causa di un gruppo di teppisti.

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