OSIMO Anziana truffata da un finto carabiniere che, con varie scuse, è riuscito telefonicamente a convincere la donna ad aprirgli la porta di casa in piazza Leopardi, pieno centro storico di Osimo. Abitazione dalla quale il finto militare è riuscito a portare via soldi e gioielli, spingendo la nonnina a consegnarglieli per sistemare una vicenda giudiziaria che vedeva coinvolto un famigliare. L’anziana si è resa conto solo dopo di essere finita in una trappola e si è presentata in lacrime in caserma, raccontando che, dall’accento, l’uomo che si era presentato come carabiniere potrebbe essere di origini campane.
Paura e rabbia
La truffa consumata poteva non essere l’unica l’altro giorno. Perché venerdì sono state decine le segnalazioni arrivate alla stazione dei carabinieri di Osimo per telefonate sospette. In alcuni casi il truffatore si presentava come “Capitano Primo”, forse per essere più credibile. In tutte le circostanze ha comunque usato la scusa di un incidente di un famigliare della persona da raggirare, che però si è quasi sempre resa conto della situazione alquanto sospetta, allertando parenti e forze dell’ordine. In un caso, in via Fontemagna, sempre in centro storico, non lontano dalla vittima di piazza Leopardi, il finto carabiniere ha usato più di uno stratagemma per convincere una anziana a rimanere da sola in casa. Dalle cose che ha detto ha dato chiaramente l’idea di averla tenuta sotto osservazione, conoscendone nomi di parenti e presenza nell’appartamento al piano sopra di genero e nipote. «Mia mamma ha risposto ad una prima telefonata nella quale -racconta la figlia- dei finti carabinieri le dicevano che papà, che ha 86 anni ma guida, aveva preso una multa per essere passato col semaforo rosso e che doveva recarsi subito dai carabinieri di Osimo».
La telefonata
L’anziana preoccupata si è rivolta al genero e gli ha passato la telefonata.