Vuelle, Costa contro gli arbitri: la Procura Federale apre un'indagine. Il presidente: «Chiedo scusa»

Vuelle, Costa contro gli arbitri: la Procura Federale apre un'indagine. Il presidente: «Chiedo scusa»
Vuelle, Costa contro gli arbitri: la Procura Federale apre un'indagine. Il presidente: «Chiedo scusa»
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Giovedì 8 Febbraio 2024, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 20:21

PESARO La Federazione Italiana Pallacanestro ha comunica che, in data odierna (8 febbraio), la Procura Federale ha aperto un’indagine relativa alle dichiarazioni rilasciate mercoledì 7 febbraio in conferenza stampa da Ario Costa, Presidente della Vuelle Pesaro.

La risposta di Costa

Non si è fatta attendere la risposta del patron: «In merito a quanto da me dichiarato nel corso della conferenza stampa di ieri in relazione all’operato della terna arbitrale dello scorso match di Scafati, rivolgo le mie scuse ai signori Sahin e Bettini. Il mio intento non era in alcun modo quello di offenderli e non riconoscere il loro lavoro: nell’intensità del momento ho pronunciato due espressioni che non fanno parte del mio stile. La mia intenzione era soltanto quella di rendere noto che il metro di giudizio arbitrale non mi è affatto piaciuto, come ho già avuto modo di manifestare al termine della partita»

Gli arbitri replicano

A seguito delle dichiarazioni rilasciate da Ario Costa, Presidente della Società Carpegna Prosciutto Pesaro, nel corso di una conferenza stampa nella giornata di ieri e attraverso un comunicato stampa nella giornata odierna, il Commissioner del Comitato Italiano Arbitri della FIP Luigi Lamonica precisa quanto segue: «A nome del CIA, dell’intero movimento arbitrale e soprattutto di Tolga, Gabriele e Fabrizio, terna che ha diretto domenica scorsa la gara tra Givova Scafati e Carpegna Prosciutto Pesaro, accetto le scuse del Presidente Costa.

Al contempo sottolineo la necessità di lavorare insieme per trovare in ogni situazione modalità civili per manifestare le proprie opinioni. Pur comprendendo le diverse dinamiche di ogni società e i differenti stati d’animo di allenatori, atleti e dirigenti nel corso di una stagione agonistica, ribadisco l’assoluto rispetto dovuto alla figura arbitrale e prima ancora alla persona. Il CIA rinnova la propria disponibilità ad un confronto sereno e costruttivo».

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