Il portiere Gianclaudio Lori, un passato nell'Ancona e nel Pontedera, punta sui dorici: «Sono in risalita. Salvezza? Anche di più»

Il portiere Gianclaudio Lori, un passato nell'Ancona e nel Pontedera, punta sui dorici: «Sono in risalita. Salvezza? Anche di più»
Il portiere Gianclaudio Lori, un passato nell'Ancona e nel Pontedera, punta sui dorici: «Sono in risalita. Salvezza? Anche di più»
di Ferdinando Vicini
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Martedì 28 Novembre 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 15:27

Professione portiere, preferibilmente dell’Ancona fin quando glielo hanno permesso. Adesso difende i pali del Foligno, Eccellenza umbra. Come va? Primo posto e soprattutto miglior difesa con appena 5 reti subite in 12 giornate. Insomma, Gianclaudio Lori non si smentisce mai. Legatissimo alla maglia e ai tifosi biancorossi, stavolta è nella veste di doppio ex visto che con il Pontedera disputò un ottimo campionato di Serie C nella stagione 2016-17. Per lui 35 partite da titolare, sicurezza e affidabilità.

 
Lori, come andò a Pontedera?

«Una bella esperienza, tutto bene in campo e fuori. Tranne l’epilogo, visto che a fine campionato la società scelse di puntare su un portiere under e mi diede il benservito».

Un’autenticazione maledizione quel regolamento per lei.
«Proprio così. Anche adesso in Serie C molte squadre puntano sul portiere under, ad eccezione delle società di vertice. Di solito su tre estremi in rosa, due sono giovani e il terzo più esperto fa da coach. Anche quest’anno a Pontedera hanno Lewis e Vivolo che sono giovani però mi pare che adesso giochi Stancampiano che ha trentasei anni».

Con l’Ancona invece una lunga storia d’amore.
«Non ho mai nascosto quanto sia legato ai colori biancorossi. Dopo Pontedera accettai di tornare in Prima categoria. Vincemmo il campionato e poi è andata come tutti sanno. Inutile tornarci sopra, io sarei rimasto a vita. Comunque resto un tifoso dell’Ancona, guardo le partite e se proprio non posso poi vado a cercare i filmati».

Il più bel ricordo della sua esperienza ad Ancona?
«Sono passati dieci anni esatti, vincemmo il campionato di Serie D e incassai appena 14 reti.

Fummo premiati come la difesa più forte d’Italia, dalla Serie A in giù. Finimmo su tutti i giornali, ancora ricordo i titoli».

Veniamo all’attualità, sabato al Del Conero arriva il suo Pontedera. Chi vede favorito?
«Sicuramente l’Ancona. Con il ritorno di Colavitto la squadra ha trovato una sua fisionomia ben precisa. Mi è piaciuta anche a Ferrara, ha mostrato carattere. Non era facile rimontare lo svantaggio a metà ripresa. Per domenica punto tutto su Spagnoli e compagni. In casa la squadra ha costruito il suo fortino».

Da portiere che cosa pensa di Perucchini?
«E’ un portiere esperto e molto valido, potrebbe giocare tranquillamente in Serie B. Quasi ogni domenica i suoi interventi sono valore aggiunto per i compagni. Lo stimo molto. Uno come lui a fine campionato vale diversi punti in più».

Quali possono essere le prospettive dell’Ancona in questa stagione?
«La società ha parlato di salvezza, l’organico è stato ringiovanito. Però obiettivamente non vedo corazzate inaffondabili nel girone B. La stessa Torres è alla portata dell’Ancona. L’unica di livello superiore è il Cesena che nel girone di ritorno sono convinto sia destinata a corsa solitaria in testa. L’Ancona con qualche ritocco a gennaio è da prime posizioni».

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