PESARO A Pesaro è iniziata l’era Oscar Brevi. Il milanese che compirà 55 anni il 17 di questo mese, dopo una vita passata sui campi professionistici prima da calciatore e poi da tecnico, ieri ha firmato un contratto fino al termine della stagione 2022-23 e diretto il primo allenamento della Vis. L’accordo era stato di fatto trovato già sabato, a cavallo del match contro l’Imolese. D’altronde l’avevamo scritto sul giornale di ieri: domenica era tutto deciso.
Il primo giorno
L’ufficialità dell’accordo annuale è arrivato, come da prassi societaria, nella serata di ieri, dopo che il contratto è stato depositato in Lega. Qualche ora prima, cioè nel pomeriggio, Brevi aveva preso possesso effettivo della panchina biancorossa. Il «solito» discorso introduttivo, che poi non sarà stato tanto solito viste le doti temperamenti del profilo scelto per il dopo-Sassarini, poi la seduta al supplementare Benelli dove i calciatori hanno palesato una gran voglia di mettersi in mostra. D’altronde, quando c’è un cambio al timone, le gerarchie precedenti si azzerano, anche in funzione delle idee tattiche del mister. Va detto che Oscar Brevi è tutt’altro che un integralista. Nella carriera di tecnico, iniziata a Como nel 2009-2010, proseguita su e giù per lo stivale, tra Cremona, Catanzaro, Spal, Rimini, Torres, Padova, Fano, Olbia e da ultimo Giana Erminio, ha alternato diversi sistemi di gioco.
Cercasi scossa
Il più impiegato è probabilmente il 3-5-2, che non a caso è pure il modulo impiegato dal traghettatore Renzoni sabato scorso a Imola, ma la scelta verrà operata dopo aver visionato il materiale umano a propria disposizione.