Il futuro dell'Ancona è a rischio
Marinelli ai ferri corti col Comune

Il futuro dell'Ancona è a rischio Marinelli ai ferri corti col Comune
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Giovedì 9 Ottobre 2014, 20:40 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 19:53
ANCONA - "Adesso basta, in tredici anni mi sono dissanguato tra Dorico e Del Conero, la questione delle torri faro ha fatto traboccare il vaso, voglio delle risposte concrete dal Comune". Questo lo sfogo odierno di Andrea Marinelli, presidente dell'Ancona. "Non mi bastano più le chiacchiere - ha detto Marinelli - anche perché di questo passo il cammino del calcio dorico è a rischio".

Durante la conferenza stampa all'Ancona Point, il presidente ha lanciato un grido d'allarme. Ma il patron ha voluto fare il punto sul rapporto con l'amministrazione comunale nei suoi tredici anni di presidenza prima al Piano e poi all'Ancona.



"Qualcuno - ha detto Marinelli - mi ha pregato di salvare il calcio dorico e io l'ho fatto riportando l'Ancona tra i professionisti, beh, in tutti questi anni non sono riuscito ad avere un campo di allenamento per il settore giovanile. Credo di meritarmi un trattamento più dignitoso. Mi avevano promesso il campo delle Palombare che avrei completato con un investimento di 400 mila euro ma volevano che lo dividessi al 50% con il rugby. Non ho accettato e oggi quel campo resta un'incompiuta. Non sono più un presidente da mungere".

Marinelli snocciola i dati: "Tra Dorico e Del Conero ho speso 500 mila euro di lavori e oggi il Comune dice che i lavori che ho fatto al Dorico non esistono, che l'introito derivato dai ripetitori delle telefonie impiantate sulle torri faro spettano al Consorzio quando sulla concessione io ho la gestione dello stadio, in più mi rinfacciano 105 mila euro di utenze del Dorico, dicendomi che se sistemo le infiltrazioni al Del Conero per un lavoro di 35 mila euro siamo pari. Non posso più buttare via i soldi quando sono 13 anni che tengo in vita i due stadi più vecchi e dispendiosi della città".

Poi il patron è entrato nel merito delle torri faro. "C'è un problema di manutenzione straordinaria, ho fatto già molto, non spenderò più un centesimo per l'impianto. Fra un mese il problema delle luci si riproporrà perché anche giocando alle 18 c'è bisogno di illuminazione, cosa succederà? C'è stato anche l'altro giorno un contatto con l'assessore, ma il tempo delle pacche sulle spalle è finito, ho anche altre responsabilità. Dall'amministrazione mi aspetto nel giro di un mese una risposta concreta".



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