Fermana, occhio all'Ancona: «Non sarà una passeggiata»

Il tecnico della Fermana Stefano Protti
Il tecnico della Fermana Stefano Protti
di Lorenzo Attorresi
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Mercoledì 12 Ottobre 2022, 03:30

FERMO Lo scorso anno si rivelò la bestia nera dei dorici. La Fermana con l’Ancona conquistò due vittorie su due, in momenti quasi isperati. All’andata Pannitteri e l’ex Frediani, in uno dei suoi pochi lampi, espugnarono il Del Conero proprio quando i canarini, ad ottobre, stanziavano tristemente in fondo alla classifica, mentre nel ritorno di marzo il Recchioni esplose mettendo fine a un digiuno che durava da ben 13 partite. Com’è che si dice? Il miglioramento prima della morte, perché dopo sole due settimane mister Giancarlo Riolfo fu rispedito a San Remo. Copia-incollare quei risultati, cambiando però il finale drammatico della stagione – retrocessione - è la volontà della Fermana di Stefano Protti, allenatore che con la sua intraprendenza ha contribuito a bonificare la piazza.

«Occhio all’Ancona»

Il tecnico affronterà il suo primo derby da tecnico canarino ma la lucidità non viene meno. «Partite del genere sono sempre a sé, si tratta di gare delicate – ha detto Protti l’altra sera durante la trasmissione “Qui Pro” in onda su Vera Tv -.

Sembra che i dorici non stiano vivendo un bel momento e invece ho visto la gara con la Reggiana che hanno perso quando pure il pareggio sarebbe stato loro stretto. L’Ancona? Per me vale la medio-alta classifica, alla lunga ci arriverà, con un roster, una piazza e un allenatore importanti. Ma anche la Fermana ha esigenze di tornare a fare risultato, in primis per la nostra squadra e per la gente che ci tiene tanto». Chissà se il mister estrarrà un coniglio dal cilindro – cambio di modulo? – ma di sicuro di grosse invenzioni non ce ne saranno. «Nel calcio c’è qualche allenatore che fa interviste facendo sembrare di aver inventato l’acqua calda. Per me un tecnico deve fare pochi danni, mettere la gente nel proprio ruolo dandogli i giusti stimoli. Non bisogna essere protagonisti, la differenza la fanno sempre i giocatori», tira corto l’ex mago di San Mauro Pascoli all’esordio in C con la Fermana.

Settimana intensa

«La gara di Ancona sarà importante anche perché inizierà la settimana con il turno di mercoledì, si giocano tre partite in sette giorni e alla fine si potranno commentare classifiche completamente diverse. Cosa chiedo alla mia squadra? Di meritarsi il risultato, perché alla lunga paga». La Fermana, però, di punti ne avrebbe meritati di più in questo primo scorcio di stagione. Sono 7 in sette uscite. «Con l’Entella è stata una gara tutto sommato equilibrata contro una squadra forte – ha continuato Protti - Non avremmo dovuto perdere, non ci sono state molte occasioni. Purtroppo abbiamo commesso una disattenzione sul gol, beccando una brutta ripartenza. C’era una punizione che potevamo gestire meglio, abbiamo perso palla, non abbiamo chiuso sull’esterno, non abbiamo marcato in area, una catena di errori». Quel pizzico di rammarico si amplifica ripensando al passato. «Ma mi consolo con le prestazioni, anche se sono dispiaciuto per i punti. Due pareggi fuori casa gridano vendetta, a Montevarchi al 94’ l’avevamo praticamente vinta, mentre a Macerata con la Recanatese abbiamo prodotto tantissimo. Ma se devo tornare indietro a due mesi fa, mi rendo conto che abbiamo fatto cose ottime».

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