Ancona, l'ex Cognigni: «In certe partita serve qualcosa in più»

Luca Cognigni con la maglia dell'Ancona
Luca Cognigni con la maglia dell'Ancona
di Peppe Gallozzi
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Mercoledì 12 Ottobre 2022, 02:30

ANCONA- Luca Cognigni, per lei Ancona-Fermana non può essere una partita come le altre: «Tra Ancona e Fermana c’è tutta la mia carriera, la mia vita, qualcosa che va oltre il campo - dice Cognigni oggi attaccante della Legnago Salus in Serie D -. Sarà sempre una gara particolare, diversa da tutto il resto. Ho ricordi e aneddoti che mi legano ad entrambe le piazze, tuttavia, entrambe le esperienze sono finite male. Ad Ancona con l’infortunio, la retrocessione e tutto ciò che ne è derivato. A Fermo con la sconfitta negli ultimi playout che ha lasciato una grande amarezza sia in me che in tutto il gruppo».

Però, come diceva, in mezzo c’è stato anche tanto di buono...

«Naturalmente e non potrebbe essere il contrario.

In biancorosso ricordo come fosse ieri il ritorno tra i professionisti, i due anni con mister Giovanni Cornacchini in panchina dove conquistammo un quarto e un sesto posto raccogliendo applausi per ciò che facemmo. Nella bilancia dei ricordi c’è senza dubbio più positività che negatività. Fermo, invece, rappresenta il mio tornare nel rettangolo di gioco dopo tanti mesi di stop. Ecco perché, intorno ad una palla che rotola, ci sono pensieri e emozioni che ruotano e riaffiorano in modo prepotente». Lo scorso anno i due derby sorrisero alla Fermana.

Che ricordi ha un attaccante come lei di quelle sfide?

«Furono due belle soddisfazioni per noi. Vincere sia al Del Conero (1-2) che in casa nostra (1-0) contro l’Ancona rappresentò uno snodo importante nel corso del campionato. La Fermana di difficoltà ne incontrò diverse ma riuscì sempre a ricompattarsi nei momenti importanti, come ad esempio i due incroci contro i dorici. Non dobbiamo mai dimenticare che la formazione di Colavitto esprimeva un calcio tra i migliori della categoria e poteva contare su un attacco fortissimo. Sapevamo bene di dover mettere qualcosa in più in mezzo al campo».

Ma domenica la pressione è addosso all’Ancona. Non crede?

«Sicuramente il periodo dal quale vengono Gatto e compagni è delicato. Dopo tre ko consecutivi tra campionato e Coppa c’è voglia di riscatto e bisogna tornare a far punti. Le sconfitte con Montevarchi e Reggiana, analizzandole, sono stati diverse tra loro e offrono alcuni spunti di riflessione. Soprattutto nel secondo caso, per come è scesa in campo al Mapei, l’Ancona non meritava di perdere. E’ un periodo nel quale gli episodi girano male. Inoltre quando si cambia tanto nella rosa ci vuole anche del tempo per trovare la quadra».

I suoi ex compagni come arrivano al Del Conero?

«Sono reduci da una sconfitta contro una big come l’Entella che però non ha smorzato l’entusiasmo della piazza. L’inizio ha dimostrato che la Fermana ha degli argomenti importanti da far valere. E’ una compagine che non perde facilmente. Sono certo che ne uscirà un gran bel derby. Un derby, come sempre, molto difficile da pronosticare perché sono partite che escono dai canoni ordinari».

Per chi tiferà Cognigni?

«Ancona mi ha dato tanto. E’ la città dove vivo con la mia famiglia e alla quale sono legatissimo. Fermo è dove sono nato e cresciuto, normale che il mio cuore sia lì».

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