OLBIA Al Nespoli una Fermana da rottamare ha palesato gli stessi imbarazzi atletici che già avevano fatto rabbrividire nella prima infrasettimanale dell’anno, quella interna del 14 settembre persa con la Recanatese. All’epoca in panchina c’era Bruniera. Ora con Protti la musica non poteva cambiare. Una squadra decisamente anzianotta, che in questo momento fa fatica a incidere, non riesce a sopportare impegni ravvicinati. A Olbia il vantaggio è stato casuale. Il crollo della ripresa invece è stato per certi versi clamoroso. Montini, proprio lui, l’autore della rete, ad un certo punto correva sulle ginocchia. Soliti crampi per Scorza, Misuraca non ha avuto il benché minimo impatto quand’è entrato sull’1-0, Padella ha difeso per tutto il secondo tempo dentro l’area piccola, senza avere la forza di alzarsi: sembrava un pugile alle corde. E infatti i canarini hanno incassato due ganci andando ko.
Il commento
Mister Stefano Protti ci è andato giù duro e al triplice fischio ha salvato soltanto il manipolo di coraggiosi tifosi presenti ad Olbia. «Abbiamo fatto un primo tempo discreto fatto di attenzione e concentrazione, chiudendolo in vantaggio – ha detto ai microfoni dell’ufficio stampa -.
Verso il derby
Ora i canarini dovranno fare solo una cosa: riposarsi e ricaricare le batterie in vista del super derby di domenica sera, quando al Recchioni arriverà l’Ancona del cavallo di ritorno Gianluca Colavitto, esonerato poi richiamato in settimana. Storia dai simili risvolti prottiani. La Fermana avrà anche la chance di studiare dal divano lo start del Colavitto-bis: i dorici scenderanno in campo oggi al Del Conero con l’Arezzo alle ore 18.30. Anche se le fatiche della logisticamente complicata trasferta sarda – tre giorni di spostamenti, partenza martedì, due notti fuori e rientro in sede solo oggi – è come se annullassero le 24 ore di recupero.