Mosconi bravo a ridare un'anima alla Fermana: il mister ha sempre creduto nella salvezza. Ora può andare all'assalto

Mosconi bravo a ridare un'anima alla Fermana: il mister ha sempre creduto nella salvezza. Ora può andare all'assalto
Mosconi bravo a ridare un'anima alla Fermana: il mister ha sempre creduto nella salvezza. Ora può andare all'assalto
di Lorenzo Attorresi
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Giovedì 11 Aprile 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 07:10

FERMO Battendo il Rimini, la Fermana si era allungata la vita. Espugnando Sassari, si è impiantata un bel bypass. Problemi di cuore per i canarini, e che problemi. Ora si soffre di tachicardia. Si aspetta con fibrillazione la Lucchese, che domenica alle ore 14 sarà ospitata al Recchioni. Tre gare alla fine. Gialloblù penultimi e ad oggi ancora retrocessi direttamente a causa del -9 dalla quintultima piazza. Questo è il punto di (ri)partenza. Sfida ancora troppo grande per assaporarne il gusto, anche perché basta un mezzo inciampo per (ri)cadere nel vuoto.

 
I riferimenti 

Mister Mosconi, un po’ guerriero e un po’ santone, ha ridato alla Fermana lo spirito giusto, quello che ora andrà conservato.

Vincere ancora è l’obiettivo. Pensare solo a sé stessi è il mezzo. Sì, perché la Fermana sarà la prima squadra del girone B a giocare in questo weekend e non potrà fare calcoli. Servono tre punti per mettere pressione alle altre pericolanti. Nemmeno un pareggio basterebbe, almeno a priori. Il punto verrebbe valorizzato soltanto se l’Ancona (quartultima a +7) non vincesse al Del Conero con il Sestri Levante (ore 16.15) e se la Recanatese (quintultima a +9) perdesse poi nel posticipo di lunedì sera a Cesena. Bianconeri già ubriachi di Serie B, ma intenti a continuare a macinar punti per superare il record del Catanzaro di Vivarini. Che il capocannoniere del raggruppamento Shpendi realizzi altre prodezze. Insomma, analizzando il calendario della prossima giornata s’evince che se la Fermana vincesse con la Lucchese avrebbe grandi chance di rientrare nei playout dopo cinque mesi e mezzo di assenza (“basterebbe” che il Cesena non perdesse in casa con la Recanatese). In caso di pareggio, invece, bisognerà pregare che soprattutto l’Ancona non s’imponga sul Sestri. Altrimenti sarebbero guai in vista delle ultime due partite. E se arrivasse la sconfitta con i toscani? Mentalmente sarebbe un colpo pesante. Forse meglio non pensarci. Una volta superata l’Olbia (sardi ultimi a -3, domenica alle ore 14 ospiteranno il Pescara), in questo momento i riferimenti principali della Fermana sono proprio Recanatese e Ancona, con aggiornamenti continui alla fine di ogni match. 

Terra promessa in 9 giorni 

Intanto la tifoseria freme e la squadra s’allena in tranquillità e con quell’entusiasmo che non era mai stato perso nemmeno dopo la mancata vittoria con il Sestri Levante in casa (1-1 alla seconda di Mosconi e paratona di Anacoura su Scorza) o dopo la debacle di Arezzo, quando nel secondo tempo i canarini erano stati sballottati qua e là dalle onde amaranto. Sembrava una Fermana in balia che l’indomani - lunedì 25 marzo, non esattamente una vita fa… - si ritrovò ultimissima, a -3 dall’Olbia che aveva da recuperare una gara (dunque potenziale -6 tombale) e addirittura a -12 dall’Ancona quintultima, ricordando che a più di 8 lunghezze tra penultima e quintultima salterebbe lo spareggio. Numeri veramente drammatici, rivoluzionati in quattro e quattr’otto - o meglio in tre e tre sei punti - in nove giorni con Rimini e Torres -: l’impresa, però, è soltanto cominciata. 

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