Il club non è coinvolto nella vicenda dell’arresto di Massimo Ferrero ma ovviamente, a cominciare dalle dimissioni del presidente date per “isolare anche ogni pretestuosa speculazione di incidenza di un tanto rispetto all’U.C. Sampdoria e al mondo del calcio”, crescono gli interrogativi sul destino societario.
Sampdoria, cosa succede ora?
Tocca al direttore operativo Alberto Bosco, prima di un cda straordinario, prendere le redini della Sampdoria in una settimana delicatissima. Due sconfitte consecutive, la sorte del tecnico D’Aversa appesa a un filo a seguito di una posizione di classifica precaria e venerdì alle 20:45 il derby alle porte.
Le trattative degli ultimi due anni
Del futuro della Sampdoria, concretamente, si parla da oltre due anni. Precisamente dall’estate 2019, anche se i contatti risalgono a mesi prima, quando il closing dell’operazione con CalcioInvest, facente capo ai magnati Jamie Dinan e Alex Knaster, sembrava a un passo. La firma di una lettera di intenti lasciava presagire l’imminenza del passaggio di proprietà e tutto, invece, sfumò a inizio ottobre con la grande amarezza manifestata da Gianluca Vialli, padre dell’operazione. Il bomber dello scudetto 1990/1991 sarebbe diventato il presidente della sua amata Samp e invece niente a causa dell’eccessiva distanza tra offerta (circa 60 milioni) e domanda (circa 100). A nulla valse, tra le altre cose, l’intervento della San Quirico spa, la famiglia Garrone (proprietaria della Samp tra il 2002 e il 2014), pronta ad agevolare il passaggio di società con l’anticipo di bonus previsti al verificarsi di determinati obiettivi. Un intervento di circa 20 milioni di euro, un corposo prestito a CalcioInvest spalmato su più stagioni.
Il futuro e i possibili ritorni di fiamma
Il futuro della Sampdoria, in questo momento, appare più che mai incerto ma non se ne parla da questa mattina, bensì dall’attesa del pronunciamento del Tribunale fallimentare di Roma sui concordati di Eleven Finance, azienda del gruppo Ferrero. Tra i potenziali acquirenti, si vociferano diversi “ritorni di fiamma”. Gabriele Volpi (patron della Pro Recco Pallanuoto e tifoso sampdoriano) e Gianpiero Fiorani avevano, a più riprese, formulano il proprio interesse senza però mai convincere l’attuale proprietà a passare la mano. Ora potrebbero riprovarci. Sembra inoltre esser possibile il ritorno alla carica di Jamie Dinan, ancora legato a Vialli, con il suo fondo York Capital. L’allora compagno di cordata Knaster, nel frattempo, è diventato proprietario del Pisa.
La famiglia Garrone
La terza via, al momento meno accreditata, riguarda un ritorno della famiglia Garrone: l’ex presidente, che nel giugno 2014 aveva consegnato la Sampdoria nelle mani di Massimo Ferrero, aveva infatti pubblicamente promesso 5 anni dopo un suo intervento in caso di gravissime difficoltà. «Prima che la Sampdoria muoia farò il possibile».
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