Ferrero arrestato per bancarotta, lascia la Samp. Crac 4 società, il legale: «Trattato peggio di Riina»

Nato e vissuto a Testaccio, 70 anni, tifoso della Roma

Ferrero arrestato per bancarotta, Samp estranea. Crac 4 società, il legale: «Trattato peggio di Riina»
Ferrero arrestato per bancarotta, Samp estranea. Crac 4 società, il legale: «Trattato peggio di Riina»
di Giuseppe Scarpa
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Lunedì 6 Dicembre 2021, 13:13 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 12:11

Lo hanno arrestato a Milano. Adesso stanno perquisendo il suo appartamento a Piazza di Spagna, a Roma. Il numero uno della Sampdoria, Massimo Ferrero, soprannominato Er Viperetta, è stato arrestato dalla procura di Paola (Calabria) con l'accusa di bancarotta, relativa a 4 società, di cui una fallita. La misura cautelare coinvolge anche la figlia e il nipote del patron blucerchiato. L'indagine non riguarda il club di calcio, ma altre società riconducibili a Ferrero.

 

I guai giudiziari

Non è l'unico guaio giudiziario per Ferrero.

Er Viperetta è stato indagato, in passato a Roma, per evasione fiscale, abusi edilizi. Inoltre la fine del suo matrimonio con Laura Sini, ereditiera di una importante azienda casearia, ha avuto strascichi anche in tribunale con una serie di denunce e controdenunce.  E pensare che la loro unione era iniziata nel migliore dei modi col suocero, ricco imprenditore, a finanziare le spericolate imprese cinematografiche di Er Viperetta.

Massimo Ferrero arrestato per «reati societari e bancarotta»: ai domiciliari figlia e nipote, la Samp non è coinvolta

Una vita dedicata al cinema quella di Ferrero, se si considera che dopo essere stato per anni galoppino di star e registi, è poi diventato egli stesso produttore di film e padrone di parte dell’impero che fu di Cecchigori. Nel 2013 Ferrero si accaparrò un pacchetto di 15 sale cinematografiche dell’imprenditore toscano.

Tifosissimo della Roma, lui che è nato e vissuto nel quartiere Testaccio 70 anni fa, tentò anche la scalata, andata male, al club. Gli andò meglio con la Samp acquistata  nell'estate del 2014. Il tutto senza mai dimenticare la fede romanista: «Ho il cuore blucerchiato e la testa giallorossa», in risposta al giornalista Valerio Staffelli che gli chiese se si sentisse più romanista o doriano. Adesso "Er Viperetta", soprannome affibbiatogli da Monica Vitti, dovrà difendersi da una nuova pensate accusa, bancarotta. 

Il motivo dell'arresto

Una delle società coinvolte à la 'Ellemme group Srl', azienda che secondo i magistrati si sarebbe accollata complessivamente un debito di oltre un milione e 200mila euro che diverse società del gruppo avevano verso Rai Cinema Spa, «rinunciando così ad incassare i crediti dalla stessa vantati nei confronti di Rai Cinema Spa senza richiedere alcuna controprestazione e senza pattuire interessi-corrispettivi». Una mossa che, si legge nelle carte «cagionava il dissesto della società Ellemme Group Srl'».

Tre capi d'imputazione

Tre sono i capi d'imputazione che ricostruiscono la vicenda. L'amministratore unico della 'Ellemmè risulta essere Vanessa Ferrero, ma il presidente della Sampdoria, dice la procura, è l'amministratore di fatto. Lo stesso Ferrero, sempre secondo le indagini, risulta anche essere stato nel corso degli anni amministratore unico della 'Global Media srl', presidente del Cda di 'Mediaport spà e amministratore unico di 'Mediaport Cinemas Srl', mentre la figlia è stata anche amministratore unico della ' Ferrero Cinemas srl'. Per quanto riguarda il primo episodio, la Ellemme si sarebbe accollata un debito complessivo di 806mila euro che la Global Media srl, Mediaport Spa e Ferrero Cinemas avevano nei confronti di Rai Cinema; nel secondo capo di imputazione, il debito che finisce sulle spalle della Ellemme è di quasi 209mila euro (contratto da Mediaport srl e Mediaport Cinema) mentre nel terzo ammonta a oltre 239mila accumulati da Mediaport Cinema e Ferrero Cinemas.

Il legale: «Trattato peggio di Totò Riina»

«Lo stanno trattando peggio di Totò Riina». Così l'avvocato Pina Tenga, difensore di Massimo Ferrero, arrestato oggi a Milano per bancarotta. «Abbiamo fatto istanza alla Procura di Paola - prosegue la penalista - per chiedere che Ferraro possa essere trasferito a Roma per presenziare alla perquisizione e all'apertura di una cassaforte».

«Non so dove si trovi»

«Non ho idea di dove si trovi il mio assisto e soprattutto in che condizioni di salute sia», ha aggiunto poi l'avvocato Tenga. «L'ho sentito per l'ultima volta alle 10.30 questa mattina - spiega -. Da notizie di stampa ho appurato che sarebbe stato trasferito nel carcere di San Vittore a Milano. Ho contattato l'istituto penitenziario, l'ultima volta alle 14.59, ma mi hanno comunicato che non si trova lì. Ho fatto richiesta alla Procura di Paola di trasferimento a Roma con una istanza ma mi è stato detto che non è possibile procedere in quanto, in base ad una relazione degli operanti che hanno proceduto all'arresto, Ferrero ha affermato di essere affetto da alcune patologie». 

Gip: «Sottratti dalla figlia Vanessa 740 mila euro»

Vanessa Ferrero avrebbe sottratto oltre 740 mila euro dalle casse della società per «procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto e recare pregiudizio ai creditori». È quanto scrive il Gip del tribunale di Paola in uno dei capi d'imputazione nei confronti della figlia di Massimo Ferrero, posta ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta che ha portato in carcere il presidente della Sampdoria. Dal gennaio del 2011 al dicembre del 2012, si legge nell'ordinanza, «con ripetuti prelevamenti dai conti correnti bancari nella disponibilità della Ellemme Group Srl, sia in contante che a mezzo assegni, distraeva l'importo di 740.520 euro».

Ferrero si dimette da presidente della Samp: il comunicato della società

«Con grande stupore si è appreso dell’odierna esecuzione di una misura cautelare di custodia in carcere a carico di Massimo Ferrero, richiesta da parte della Procura della Repubblica di Paola per vicende fallimentari relative a fatti di moltissimi anni fa e rispetto alle quali non sono di chiara ed immediata percezione le stesse esigenze cautelari alla base per l’evidente assenza di attualità, tanto più considerando che per tre delle quattro società calabre coinvolte vi era già stata allo scopo una transazione con le relative procedure già perfezionata e adempiuta.

Tali vicende, in ogni caso, preme precisare che sono del tutto indipendenti tanto rispetto alla gestione e alla proprietà della Società U.C. Sampdoria quanto rispetto alle attività romane di Ferrero e legate al mondo del cinema, già oggetto di procedura avanti al Tribunale di Roma.

Tuttavia Ferrero, proprio per tutelare al meglio gli interessi delle altre attività in cui opera, e in particolare isolare anche ogni pretestuosa speculazione di incidenza di un tanto rispetto all’U.C. Sampdoria e al mondo del calcio, intende formalizzare le dimissioni immediate dalle cariche sociali di cui sinora è stato titolare, mettendosi nel contempo a immediata e completa disposizione degli inquirenti, che verranno contattati dai suoi legali, gli avvocati Luca Ponti e Giuseppina Tenga, proprio per chiarire fin da subito la propria posizione ed evitare che, dalla del tutto inaspettata e presente situazione, possano derivare ulteriori pregiudizi a carico di realtà estranee, come la U.C. Sampdoria, che ne sarebbero gratuitamente danneggiate.

Si confida che tutto si possa risolvere in tempi brevissimi anche considerando che il Trust adottato in funzione delle procedure romane contemplava, a garanzia, anche l’accantonamento di somme proprio a tutela delle procedure di cui alla Procura di Paola».

 

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